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Fermo: Segno positivo per l’export marchigiano, ma il comparto TAC è in calo

“Il nostro focus principale resta quello di mettere in condizione il sistema della moda, che rappresenta una delle alte specializzazioni dell’economia marchigiana, nelle condizioni di tornare a fare fatturati all’estero: i cali sono intollerabili perché espongono ulteriormente le imprese, gli imprenditori, i lavoratori e le loro famiglie”. Così il presidente della Camera di Commercio, Gino Sabatini, commentando i dati dell’export dei primi 9 mesi dell’anno diffusi oggi dall’Istat. “Abbigliamento, pelletteria e calzatura hanno bisogno di un sostegno strutturale, che non può finire con il riconoscimento di area di crisi complessa – ha detto ancora -. Faccio appello ai nostri parlamentari di ogni schieramento politico e al Sottosegretario Morani, perché a livello di governo nazionale ed europeo vengano prese misure urgenti. Il Made in Italy dev’essere il primo passo di un progetto di difesa degli interessi dei nostri produttori"

Le esportazioni italiane (dati provvisori) nei nove mesi intercorsi tra gennaio e settembre del 2019 fanno rilevare un incremento pari a +2,5% al confronto con il valore dello stesso periodo del 2018. La disaggregazione per ripartizioni territoriali resta caratterizzata da ampie disomogeneità: è chiaramente positivo il risultato tendenziale del Centro Italia, con un incremento di +15,2%, mentre sono meno intense le variazioni del Nord-est con +1,9% e del Sud, +1,4%.
Permane negativa, anche se di modesta misura, la performance del Nord-ovest, con un decremento di -0,9%; il quadro si completa con un netto decremento delle Isole (-11,1%)

Per le Marche il risultato del periodo da gennaio a settembre di quest’anno si conferma positivo: le esportazioni marchigiane in valore sono complessivamente pari a 9.057,7 milioni di euro, con un incremento percentuale rispetto all’analogo periodo del 2018 di +3,9%.

Il dettaglio provinciale mostra performance positive per le province di Pesaro e Urbino, dove l’incremento tendenziale delle esportazioni risulta di +11,7%, portando le sue esportazioni a 2.169,6 milioni di euro e di Ascoli Piceno, con un risultato di +7,5% per un valore assoluto di 1.829,3 milioni di euro. Più contenuta, benché sempre di segno favorevole, è la performance della provincia di Ancona, che vede crescere le proprie vendite all’estero di +1,9% rispetto al gennaio-settembre 2018. Per la provincia di Macerata il valore delle esportazioni resta sostanzialmente stabile (1.258,8 milioni di euro; -0,3%), mentre risulta sfavorevole il risultato della provincia di Fermo, le cui esportazioni scendono a 849,4 milioni di euro, cui corrisponde un decremento tendenziale di -7,4%.

La provincia di Ancona conferma il primato in ambito regionale del valore delle esportazioni: nei primi nove mesi dell’anno che sta volgendo al termine le esportazioni doriche si avvicinano ai tre miliardi.

 

Esportazioni in valore assoluto gennaio-settembre 2019 e 2018 e variazione %

Valori assoluti in euro





TERRITORIO


gen-set 2018


gen-set 2019 dati provvisori


variazione %






Marche


8.721.487.367


9.057.656.889


3,9%




Pesaro e Urbino


1.942.812.167


2.169.589.223


11,7%






Ancona


2.896.952.454


2.950.555.538


1,9%






Macerata


1.262.709.857


1.258.764.649


-0,3%






Ascoli Piceno


1.701.991.887


1.829.347.097


7,5%






Fermo


917.021.002


849.400.382


-7,4%






 


 


 


 






Italia


343.947.067.020


352.375.538.968


2,5%





Fonte: Istat, Coeweb   Elaborazioni: Ufficio Statistica e studi, Camera di Commercio delle Marche

Dati settoriali

L’incremento percentuale delle esportazioni delle Marche dei primi nove mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2018 è largamente determinato in primo luogo dal comparto dei mezzi di trasporto (528,4 milioni di euro), con un contributo di 4,15 pp alla crescita percentuale e in secondo luogo dagli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (1.226,3 milioni di euro) con un contributo di 1,94 pp. Al netto di questi due comparti la performance delle esportazioni regionali sarebbe negativa.


 
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Camera di Commercio delle Marche