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Fondi Europei, Casini replica alla Lega: "Le solite bugie della destra per l’ennesima volta smentite dai numeri!"

“Si è chiusa, con un bilancio molto positivo, l’attività della Regione nel settore dell’agricoltura, che ha visto gli uffici regionali impegnati nel perseguimento di importanti obiettivi finalizzati al sostegno delle imprese del settore primario.

Sono stati liquidati alle imprese agricole del territorio ben 93,5 milioni di euro, facendo registrare un risultato pari al 107,2% rispetto all’obiettivo fissato per il raggiungimento N+3 scongiurando, di fatto, il disimpegno (da qualche leghista auspicato) di fondi da parte della Comunità Europea.

Rispetto all’avanzamento della spesa PSR, se non consideriamo i fondi legati al sisma abbiamo un avanzamento di spesa di oltre il 40% (40,14) che ci pone nella media italiana e sopra a Lazio, Liguria, Abruzzo, Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata.

Se si considera che il territorio regionale è per oltre il 40% incluso nel cratere sismico, e che quindi le difficoltà amministrative e burocratiche sono state amplificate, avere ottenuto un risultato migliore rispetto ad altre 7 Regioni, è un successo che pone le Marche ad un livello di assoluta eccellenza nel panorama italiano.

Speculare politicamente, su un tema così delicato, è da sciacalli: agli amici leghisti consiglio di occuparsi più delle problematiche di Visso e dei loro senatori che di agricoltura.

Gli uffici della Regione in sinergia con i Centri di Assistenza Agricola (CAA) ed i professionisti del settore, nel 2019 hanno garantito un adeguato supporto alle imprese agricole, consentendo la positiva istruttoria di circa 25.000 domande di pagamento.

Una delle mie più grandi gioie è sapere che nelle Marche si sono insediate circa 300 nuove imprese condotte da agricoltori con meno di 40 anni e altre si insedieranno a breve con lo scorrimento delle graduatorie. La Regione Marche è stata dichiarata la più biologica d’Italia, grazie a 110 milioni destinati al settore, l’export dei prodotti alimentari è aumentato del 9,2% negli ultimi 9 mesi e quello dei vini del 6% e tutto questo grazie a politiche mirate alla sostenibilità ambientale, alla qualità e all’innovazione.

Non mi meravigliano le affermazioni approssimative dei consiglieri colti da “smanie di candidature”, ma mi stupisce la mancanza di conoscenza della realtà di un comparto importantissimo e di eccellenza come l’agricoltura delle Marche. Trovo infine di cattivo gusto infangare il lavoro quotidiano di tanti agricoltori e di tanti dipendenti regionali solo per rendersi visibili, soprattutto quando si prendono cantonate, come in questo caso, puntualmente smentite dai numeri”.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


Anna Casini (Vicepresidente Giunta Regione Marche)