
Progetto IOT, un dispositivo medico innovativo per monitoraggio oncologico in sperimentazione allâAV2 di Fabriano
Le Marche stanno sperimentando unâinnovazione assoluta nella cura e nel monitoraggio, anche domiciliare, del paziente oncologico. Utilizzando una procedura semplice e automatica, con uno strumento di piccole dimensioni, il malato può misurare la disfunzione endoteliale (cardiotossicità ) causata dalla somministrazione dei farmaci chemioterapici, in modo veloce e non invasivo.
Lâindagine è in corso presso lâArea Vasta 2 di Fabriano. Coinvolge un partenariato pubblico e privato, in collaborazione con le Università Politecnica delle Marche, Camerino e Meccano (Centro innovazione tecnologica). Il progetto è stato finanziato dalla Regione con i fondi Por Fesr 2014-2020, nellâambito del bando âSalute e benessereâ che ha stimolato la creazione di dispositivi medici innovativi. Sono stati ammessi a finanziamento otto progetti, sostenuti con 10 milioni di euro di contributi per 17 milioni di investimenti. Complessivamente sono state coinvolte 50 imprese, 36 dipartimenti universitari e Centri di ricerca, 16 strutture sanitarie pubbliche e private, generando 78 nuove assunzioni di personale altamente qualificato.
Il progetto IOT (Intelligent Oncology Telecare) è uno di quelli finanziati, con capofila la Vivisol di Jesi (uno dei principali gruppi europei che operano nelle cure domiciliari, sede principale a Monza). Vede il coinvolgimento di altre sei aziende (Aditech Ancona, Ataena Ancona, Strumedical Montecassiano, Cherry Merry Lab Ancona, Ondemand Group Ancona, Tecne 90 Montelupone) e di due âsperimentatoriâ: il Melograno Cooperativa Sociale di Fabriano (organismo privato) e Asur Marche 2 (organismo pubblico). Lâinvestimento di 1,7 milioni è stato favorito con un contributo di 949 mila euro.
âLe aziende coinvolte hanno la possibilità non solo di testare la nuova apparecchiatura, ma di beneficiare di una sperimentazione concretamente inserita allâinterno di un effettivo programma assistenziale - sottolinea lâassessora alle Politiche comunitarie, Manuela Bora - à proprio questa la dinamica che il bando voleva sollecitare: permettere alle aziende di occupare nuove fette di mercato grazie alla collaborazione con i servizi delle strutture sanitarie, per sviluppare, testare e accelerare lâingresso di nuovi dispositivi medici sul mercato. Attraverso soluzioni innovative è possibile migliorare la spesa pubblica, legandola alla qualità delle prestazioni sociosanitarie. Tutto questo a vantaggio della competitività delle nostre aziende e dellâappropriatezza assistenziale erogata ai cittadini dalla Regioneâ.
à un percorso âbelloâ, quello avviato dalla Regione Marche, secondo il direttore generale Asur, Nadia Storti: âLa sanità cresce puntando su modelli e tecnologie avanzate. à anche un volano economico, quando si instaura una sinergia tra gli operatori coinvolti nei temi della salute. La sperimentazione avviata permette di individuare terapie personalizzate, favorendo la domiciliarità delle cure attraverso una sicurezza clinica comunque garantitaâ.
Il nuovo dispositivo valuta la disfunzione endoteliale che rappresenta il primo segno di rischio cardiovascolare. Lâendotelio (insieme di cellule che funge da barriera tra sangue e tessuti) può essere compromesso dalle cure sostenute per altre malattie, come nel caso degli effetti collaterali indotti dalle nuove terapie molecolari anti tumorali. Secondo dati aggiornati disponibili (rapporto Favo 2015), in Italia ci sono oltre 674 mila malati oncologici, di cui più di 17 mila nelle Marche (9 mila i marchigiani in chemioterapia day hospital, rispetto ai 217 mila a livello nazionale).
Le imprese coinvolte nel progetto IOT puntano alla nascita di un distretto industriale medicale endoteliale, che ha una potenzialità di mercato stimata in 30 milioni di euro. Le ricadute, per il territorio marchigiano, prevedono una riduzione dei ricoveri ripetuti, degli esami medici ridondanti, appropriatezza prescrittiva, crescita delle prestazioni domiciliari, riduzione dei costi di ospedalizzazione, maggiore comfort e benessere del paziente, mobilità dei pazienti in cura verso il servizio sanitario marchigiani (attualmente a saldo negativo).Puoi commentare l'articolo su Vivere Fabriano
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