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Fabriano: Crisi economica: nel fabrianese la morsa allenta

Nel 2018 nel Comune di Fabriano si è avuta un guadagno netto di 22 nuove attività, mentre nel 2019 le chiusure si sono attestate a 27 attività. Nell’hinterland, quindi Sassoferrato, Genga, Cerreto D’esi, sembra che la crisi stia rallentando infatti nel 2018 si è avuta una perdita netta di 40 imprese, mentre nel 2019 la scomparsa è stata di 18 aziende con un tasso di nuove aperture quasi invariato.

Nel comune ed hinterlnad nel 2018 nella zona del fabrianese si è avuta una perdita netta di 18 attività, nel 2019 nella zona del fabrianese si è avuta una perdita netta di 45 attività. Nel 2019 tra comune e hinterland il settore alimentare con 35 aperture è stato quello che ne ha fatte registrare di più, così come nel 2018, seguono l’edilizia e costruzioni con 20, benessere e sanità 12, comunicazione 15, federmoda 10, produzione 20, servizi e comunità 15 i settori che vanno per la maggiore. “Questo dimostra che l’intero territorio, attualmente non ha la forza per uscire dalla situazione di crisi in maniera omogenea” così il presidente della Cna di Fabriano, Maurizio Romagnoli, ed il segretario di zona, Luca Baldini che abbiamo incontrato.

“Ci saranno settori che cambieranno la vocazione manufatturiera del territorio, ecco perchè serve un piano strategico per indirizzare le nuove attività che deve avere il supporto delle Istituzioni e del sistema creditizio. Nell’arco dei prossimi tre anni va ritrovata quella fiducia in città e nell’entroterra che ci ha sempre contraddistinto, e questa non può prescindere anche dal completamento delle infrastrutture materiali e immateriali. Noi come Cna, nel 2020 produrremo il massimo sforzo per supportare la nuova classe imprenditoriale con l’obiettivo di riequilibrare il pessimismo che si è generato negli ultimi 10anni. Ma il quadro sul settore, da parte del presidente Cna, Maurizio Romagnoli è ancora più tagliente. “Ho aspettato quasi la fine del primo mese di questo nuovo anno per scrivere un focus sul 2020 che si è aperto con l'ennesima manovra finanziaria vessatoria e umiliante per le piccole imprese artigiane e commerciali. Come al solito si era molto parlato della diminuzione delle imposte, ma così non è stato, anzi con l'acquisto dei nuovi registratori di cassa collegati all'agenzia delle entrate si è cominciato l'anno con un esborso medio di 800 €. Tra imposte dirette e indirette il prelievo fiscale sulle aziende italiane sfiora il 70% quindi parlare di “fare impresa” risulta proibitivo, la situazione si aggrava aggiungendo una burocrazia farraginosa e spesso inutile, continueremo a ribadirlo a voce alta.”

E qui, il presidente della Cna inizia una analisi della situazione economico sociale del nostro territorio “diventa allarmate perché la politica fiscale ed economica del governo è aggravata dall'assenza di infrastrutture adeguate e da una crisi industriale persistente che non consente il recupero dei livelli occupazionali, disgregando il tessuto economico e sociale costruito negli anni passati – e aggiunge - se sul versate nazionale sono molto critico e scettico viceversa sul versante locale apprezzo (come ha evidenziato lo studio CNA “free tax day”) l'impegno dell'amministrazione comunale ad non aumentare il prelievo fiscale sulle pmi, ricordiamo che Fabriano ha una tassazione erariale tra le più basse delle Marche seconda solo a Jesi e complessivamente tra i comuni più' virtuosi d'Italia. Questo dato non deve essere visto solo come positivo, ma bensì come un punto di partenza per fare ancora meglio. Bene anche Sassoferrato e Genga, mentre per Cerreto D'Esi la situazione e totalmente fuori controllo con le aliquote che toccano il massimo che la legge consente e dove si paventa un recupero della TARI per gli anni 2014-2018 molto dubbio e politicamente scorretto in quanto concordato con le passate amministrazioni. Ovviamente l'anno fiscale è appena iniziato e aspettiamo di conoscere l'importo della TARI, che da indiscrezioni non promette nulla di buono, ma saremo felici di essere smentiti, confidiamo che le nostre soluzioni fornite siano prese in considerazione, ovvero diminuire la TARI (parzialmente deducibile) e contestualmente alzare la TASI (completamente deducibile) mantenendo i saldi invariati. Questa soluzione può far diminuire il total tax rate di un valore compreso in una forbice tra 0,7% e 1,3%. mantenendo invariate IMU, irpef ecc.”

Lo sguardo di Maurizio Romagnoli si sposta poi alla politica locale “in questi giorni si ricomincia a parlare di osservatorio sulla crisi alla luce delle recenti chiusure di esercizi commerciali in città, ma mi permetto di ricordare che già esiste un protocollo d'intesa presentato dalla minoranza consiliare e accettato ad unanimità dal tutto il consiglio al quale CNA con tutte le altre associazioni di categoria ed i sindacati hanno apposto la firma, ma al secondo incontro di questo protocollo non v'è n'è stata più traccia, quindi al fine di non perdere ulteriore tempo consigliamo di invitare direttamente i vertici nazionali (Presidenti e Segretari nazionali) con la formula della tavola rotonda per stilare un documento da presentare al Governo in maniera congiunta.

A testimonianza del fallimento va' ricordata la decisione del Presidente Ceriscioli di togliere l'incarico all'assessora Bora per istituire nel Fabrianese l'area di crisi complessa, la quale avrebbe consentito notevoli agevolazioni fiscali, riaffidando l'incarico e di fatto cancellato quanto di buono fatto. Sempre rivolgendo lo sguardo alla politica nazionale e regionale rileviamo che nelle Marche la ricostruzione a seguito del sisma non riesce a partire in maniera consistente per problemi e balzelli burocratici. Preferisco sorvolare sull'intervista della Ministra Paola De Micheli a La7 che afferma che Macerata è sulla costa e che i terremotati preferiscono trasferirsi al mare, ingiudicabile. In un contesto difficile come il nostro la CNA di Fabriano – tiene a rilevare Romagnoli - a nome di tutta la presidenza sente di ringraziare il presidente della Fonadazione Carifac, Marco Ottaviani e il presidente di Carifac'arte Carlo Bennati per l'eccellente lavoro che ha riportato la carta da mestiere quasi scomparso a grande opportunità per la nostra città intraprendendo il percorso per il riconoscimento UNESCO, ridando lustro al brand Fabriano. Esprimiamo apprezzamento anche all'assessora Ilaria Venanzoni che dai feedback positivi ricevuti sta contribuendo a legare tra loro cultura, turismo e territorio costruendo un nuovo percorso che potrebbe con il tempo essere volano di sviluppo.

Da parte nostra la CNA ha aperto il 2020 con un partecipatissimo incontro (circa 150 imprenditori) sui bandi regionali, abbiamo intrapreso un percorso di consulenza avanzata in azienda utilizzando software che abbracciano a 360° i bisogni delle aziende, riproponiamo il bonus lavoro per le ditte che assumeranno personale a cui spetterà una riduzione del 50% sui nuovi servizi che attiveranno in CNA, agevoleremo ancor di più il percorso per l'accesso al credito tramite i consulenti dedicati del confidi UNI.CO, continueremo i corsi di inglese business a tutti i livelli, aggiorneremo l'agenda delle sessioni formative per i nuovi adempimenti e ovviamente proseguendo spediti i corsi di formazione suddivisi per categorie. Per le elezioni regionali di Maggio – conclude il presidente - nel più totale rispetto istituzionale dei nostri artigiani-imprenditori, dei comitati cittadini e degli amministratori locali tengo a precisare che non incontrerò nessun esponente di partito o candidato governatore tranne nel caso in cui si presenti preventivamente un piano dettagliato per lo sviluppo economico sociale dell'entroterra che inverta completamente la rotta dell'amministrazione uscente. Il tempo è scaduto!”Puoi commentare l'articolo su Vivere Fabriano


Daniele Gattucci (redazione)