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Coronavirus, rinviate anche le Olimpiadi. Gimbo Tamberi: ''Arrivederci mia Tokyo''

L'emergenza sanitaria legata alla pandemia del coronavirus ferma anche le Olimpiadi: i Giochi di Tokyo 2020 sono stati rinviati al 2021.

La decisione, attesa da tempo, è stata ufficializzata dal premier giapponese Shinzo Abe dopo un colloquio in videoconferenza con il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach. La nuova data dell'edizione, che si chiamerà sempre "Tokyo 2020", non è stata ancora decisa: Abe ha detto che non si andrà oltre l'estate 2021.

Tra i tanti atleti azzurri che hanno commentato il rinvio anche Gianmarco Tamberi, che aveva già saltato Rio 2016 per un infortunio. Il campione italiano di salto in alto ha espresso la sua profonda delusione in un lungo post su Facebook: "Ho sacrificato interamente la mia vita privata in questi ultimi quattro anni. Ho messo da parte qualsiasi pensiero di fare una famiglia, di vivere le mie amicizie come un ragazzo normale, di ricambiare il tempo che mi viene regalato da tutte le persone che mi vogliono bene. Ho messo da parte tutto quanto, mettendo davanti un solo pensiero".

"Pensiero - continua - che era diventata una dolce ossessione con cui convivere. Mi sono svegliato ogni mattina di questi ultimi 4 anni chiedendomi come prima cosa se avessi dormito abbastanza bene per poter affrontare al meglio l'allenamento del pomeriggio. Poi colazione, caloria per caloria segnata ogni giorno, ad ogni singolo alimento. Allenamenti tutti i giorni, ovvio. Ma tra questi... alcuni andavano male, e condizionavano il mio umore per giorni interi, a volte settimane. Settimane passate a non rispondere a nessuno per trovare dentro di me la forza per reagire. Tutto questo perché sapevo quanto fosse importante ogni singolo dettaglio in vista di quell'appuntamento. Vivevo ogni singola scelta personale in funzione di quel evento". 

"Vorrei aver dato alla mia donna l'amore e le attenzioni che si merita, vorrei aver dato la mia spalla ai miei amici mille volte in più. E ora mi guardo allo specchio dopo aver letto le notizie al giornale. Una lacrima - scrive Gimbo - scende lenta nel viso nello stesso canale ben scolpito dalle lacrime di 4 anni fa e capisco. Capisco che tutto questo è stato fatto per un qualcosa che non ci sarà. E se quella volta scrissi, addio Rio, addio mia Rio. Ora forse un po riesco a consolarmi nel darti l'arrivederci! Si, ma chissà a quando. ARRIVEDERCI TOKYO, ARRIVEDERCI MIA TOKYO!".Puoi commentare l'articolo su Vivere Ancona


Marco Vitaloni