Un messaggio dal Mega-meeting: Il tennis è lo sport più sicuro. Il primo a ripartire
Migliaia di insegnati di tennis e dirigenti hanno partecipato allâevento in video conferenza organizzato dellâISF Roberto Lombardi. âNoi del tennis abbiamo gli anticorpi - ha sostenuto il presidente Binaghi â possiamo ripartire più fortiâ. E il presidente di Sport e Salute Cozzoli ha aggiunto âIl tennis, per le sue caratteristiche potrebbe riprendere prima degli altri.
âTrasformiamo questo momento di crisi in una grande opportunità per il tennisâ. Un tennis che vuole ripartire. In sicurezza ma al più presto. Dâaltra parte, nella sua essenza di sport individuale, nel quale non è previsto il contatto tra i giocatori, è lo sport più sicuro in tempi di coronavirus. Un messaggio chiaro che emerge dalla video-conferenza evento organizzata oggi dallâIstituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi, utilizzando la piattaforma digitale della Scuola dello Sport, nella quale sono stati coinvolti gli oltre 11.000 insegnanti di tennis e i 3500 dirigenti di circolo italiani. âIl tennis per ripartire a i tempi del Coronavirus. Presente e futuroâ era il titolo dellâevento cui hanno partecipato i massimi dirigenti dello sport nazionale e grandi esperti del nostro settore. Ad aprire i lavori è stato lo stesso Presidente della Federazione Italiana Tennis Angelo Binaghi: âAvrei preferito parlare con voi in un momento migliore ma ho sempre creduto che il dovere di noi dirigenti fosse quello di metterci la faccia soprattutto quando ci sono i problemi e oggi di problemi oggi ce ne sono tanti e imprevedibili. â ha esordito il n.1 della FIT - La situazione che stiamo vivendo è molto difficile ma per tanti aspetti è simile a quella che abbiamo dovuto affrontare tanti anni fa quando a tennis non voleva più giocare nessuno, i campi venivano trasformati in campi da calcetto, non avevamo risultati, non avevamo soldi e soprattutto la credibilità del nostro mondo era nulla, il nostro prodotto non aveva più alcun valore. Allora i nemici del tennis italiano erano chiari, visibili, erano al nostro interno, mentre ora arrivano dal contesto esterno. Credo però che quellâesperienza ci sia servita perché in quegli anni il nostro movimento ha sviluppato degli anticorpi molto forti che ci hanno portato ad avere dei gradi risultati sportivi, a diventare uno sport di massa, il secondo più praticato dopo il calcio, e una struttura sana che in tanti ci invidiano. Sin da allora abbiamo dimostrato di avere i valori, la spinta, i progetti e la passione che adesso ci servono per cercare di tornare appena possibile più forti di prima. E quindi ora vediamo che cosa possiamo cominciare a fare per superare questa crisi nel migliore dei modiâ. âInnanzitutto câè da dire che questa volta non siamo soli â ha voluto ricordare Binaghi - Perché la riforma dello sport italiano che il Parlamento ha votato lo scorso anno, e che noi abbiamo tanto voluto e abbiamo tanto difeso, ci consente oggi di avere un Ministero dello Sport che tramite il suo braccio operativo, la Sport e Salute, sta mettendo in atto delle azioni che con il vecchio sistema ci saremmo sognati. Una di queste è il sussidio per gli operatori sportivi che è incorso di erogazione in questi giorni. Un altro sono le linee di credito a tasso zero e senza garanzie che stanno per essere attivate per le nostre società tramite il Credito Sportivo, esattamente come avviene per le piccole e medie aziende del nostro Paese. Da parte nostra, come Consiglio federale, siamo stati i primi ad individuare le società sportive come il principale obiettivo dei nostri sforzi. Abbiamo operato un enorme taglio dei costi dei progetti di sviluppo e abbiamo chiesto grandi sacrifici a tutta lâorganizzazione federale. Perché abbiamo pensato che senza le società , senza i nostri circoli, non ci può essere attività sportiva per i nostri giovani e non ci potrà essere lavoro per i nostri insegnanti. E quindi abbiamo immediatamente provveduto a fare una prima manovra, pure in una condizione di grave difficoltà , dovuta alla sospensione degli Internazionali BNL dâItalia che come sapete per noi rappresentano la maggiore fonte di reddito. La manovra prevede che, non appena ci verrà concesso, si possa riprendere lâattività a squadre, di ogni livello e di ogni grado, in maniera totalmente gratuita e che la stessa cosa possa avvenire per i giovani anche per lâattività individuale. Abbiamo poi prorogato le scadenze dei mutui dal Fondo rotativo per lâimpiantistica e abbiamo rimborsato a tutte le nostre società sportive la quota di affiliazione dando loro due cartoni di palle da tennis. Il tutto per un valore complessivo di circa tre milioni di euro. Detto in altre parole abbiamo posto le condizioni perché il riavvio, quando ci verrà concesso, possa avvenire nel modo più rapido possibile e con beneficio per tutti gli operatori del settoreâ. âAdesso però stiamo continuando a lottare â continua il Presidente Fit - perché vogliamo raggiungere due obbiettivi. Il primo, che ci dovrebbe consentire di ottenere ulteriori risorse da utilizzare per sostenere le società e lâintero sistema, è la riprogrammazione degli Internazionali BNL dâItalia che contiamo di fare in autunno. Speriamo che lâAtp ci dia il via libera quanto prima. Il secondo obbiettivo, ancora più importante, è riuscire a far capire a chi ci amministra, il Governo, chi dovrà decidere le varie fasi della ripresa della nostra vita sociale, che il tennis, per le sue caratteristiche intrinseche e per le ulteriori precauzioni che potremo prendere è, tra gli sport più diffusi nel nostro paese, quello più sicuro. E questâultimo obbiettivo non deve solo servirci per poter partire per primi, come recentemente ha sostenuto anche il dott. Cozzoli, presidente di Sport e Salute, in unâintervista al quotidiano lâAvvenire. Questa caratteristica del tennis, se sapremo comunicarla bene, potrà essere un grosso vantaggio competitivo rispetto a tutti gli altri sport più diffusi in Italia che, tra lâaltro, per la maggior parte sono sport di squadra, di contatto e spesso vengono disputati indoor. Per questo stiamo preparando un piano che dovrà aiutarci, in questa lunga fase durante la quale dovremo convivere con il virus, a riqualificare il nostro prodotto, esaltandone le caratteristiche che lo rendono più sicuro rispetto agli altri sport per fare in modo che le famiglie lo scelgano per i propri figli, perché più sicuro, e perché possa anche attrarre anche una parte dei praticanti degli altri sport che potrebbero dover riprendere dopo di noi. La Federazione batterà forte su questo tasto con tutti i suoi strumenti di comunicazioneâ. Allâiniziativa ha partecipato anche Vito Cozzoli, Presidente e Amministratore delegato di âSport e Saluteâ, che si è rivolto agli insegnati, ai tecnici e ai dirigenti, ringraziandoli per il loro impegno e professionalità , condividendo il desiderio di ripartenza con la riflessione che âun Paese che non si muove è un Paese più fragile, più debole, un Paese che si ferma fisicamente perde anche la tensione morale e spiritualeâ. E sottolineando la spinta del movimento tennistico: âLa Federazione Italiana Tennis conferma ogni anno il suo trend di crescita di attività e di tesserati, ha una presenza capillare, si rivolge a tutte le età , e a tanti livelli che vanno dallâeccellenza degli atleti professionisti in ambito mondiale, agli Internazionali di tennis di Roma fino allâattività amatoriale quella del circuito Tpra con i suoi 80.000 partecipanti e i qualificatissimo settore giovaniliâ. Oggi stiamo vivendo un momento complicato â ha affermato Cozzoli -. Al di là della contingenza è però in atto un cambiamento: la creazione di Sport e Salute, braccio operativo del Governo, dello Stato, veicolo attuativo delle politiche pubbliche in materia di sport che sta operando su numerosi fronti con delle politiche di indirizzo nuove. Ci vogliamo occupare di promozione del benessere, della salute, della qualità della vita. Dellâintegrazione delle persone fragili a tutte le età . In questo momento di emergenza Covid il Governo ha affidato a Sport e Salute la gestione dellâassegnazione delle risorse destinate ai collaboratori sportivi, di cui allâart.96 del decreto Cura Italia. Eâ stato un impegno molto consistente. "In pochi giorni abbiamo dovuto organizzare unâinfrastruttura con unâimpostazione innovativa, una piattaforma ad hoc, con soluzione tecnologiche allâavanguardia che ci hanno permesso di smaltire in modo ordinato le oltre 145mila domande pervenute. In questi giorni stiamo concludendo le istruttorie delle domande, a migliaia, per poter procedere quanto prima alle prime erogazioni. Stiamo lavorando notte e giorno per fare presto, consapevoli della responsabilità di servizio che abbiamoâ. âPer aiutare lo sport di base abbiamo bisogno anche di valorizzare le nostre eccellenze, come gli Internazionali BNL dâItalia che organizziamo insieme alla FIT. â ha spiegato il presidente di Sport e Salute - So che il presidente Binaghi sta facendo il possibile e lâimpossibile per disputarli presto. Io sostengo questo sforzo. Se ci saranno le condizioni sanitarie lâAtp ha già messo a disposizione per la stagione sulla terra battuta altre date tra settembre ed ottobre. Eâ unâoccasione che dobbiamo cogliere per giocare il torneo sulla sua superficie tradizionale e nella sua sede storica, il Parco del Foro Italico. Non posso dimenticare ciò che disse il famoso giornalista americano Bud Collins: âGli inglesi possono aver inventato il tennis ma gli italiani lo hanno umanizzatoâ. E si riferiva al calore del pubblico del campo centrale del Foro Italico. Tutti grandi campioni da Djokovic a Nadal a Federer amano il nostro torneo. Roma è un posto speciale. Spero che ci possiamo ritrovare anche questâanno al Foro Italico per vivere una straordinaria esperienza di vita e di sportâ. âNon possiamo fare previsioni sulla ripresa ma possiamo anche immaginarci una ripartenza differenziata. Il tennis, per esempio, come altre discipline dove non si deve necessariamente condividere lo spogliatoio potrebbe riprendere prima di altre â sostiene Cozzoli - Anche il Ministro Spadafora ci sta lavorando in questi giorni, sta operando a una ipotesi di riapertura graduale anche del mondo sportivo. Al momento è presto per dire quando e con che caratteristiche però bisogna utilizzare questa emergenza per coglierne le opportunità dobbiamo fare tutti cose nuove per uscire più forti e preparati. Sport e salute sta lavorando con il Governo su un pacchetto di misure corposo e articolato e speriamo anche ambizioso che dovrà assicurare unâimmediata ripartenza dellâattività sportiva, contestualizzando aiuti alle famiglie, agli anziani, ai ragazzi, agli operatori sportivi. Sarà unâestate particolare. Dovremo mettere le società sportive, le associazioni sportive dilettantistiche, i circoli in condizioni di ripartire pianificando attività e opportunità di lavoro. Questo pacchetto farà parte delle linee di intervento triennale che Sport e Salute ha nel suo mandato. Il Ministro Spadafora ha parlato anche della possibilità , speriamo, della riproposizione in aprile del bonus già configurato per il mese di marzo. Tengo a rassicurare sul fatto che lâimpegno primario di Sport e Salute è quello di essere al servizio delle donne e degli uomini dello sportâ.
Questo il decalogo per i praticanti:
In prossimità dei campi devi arrivare sempre con mascherina, guanti e gel igienizzante nel portaracchette
Mantieni sempre la distanza di sicurezza di almeno un metro prima, durante e dopo aver giocato a tennis, soprattutto nel doppio;
Quando giochi, ricordati di indossare il guanto con la mano non dominate con cui lanci la palla nel servizio o raccogli le palline;
Se non riesci a giocare con il guanto, poiché giochi il rovescio a due mani, utilizza il gel disinfettante ad ogni cambio campo
La stretta di mano, o il âbatti cinqueâ puoi sostituirla con un tocco della punta della racchetta con quella del tuo compagno di gioco
Se hai giocato un match, lâarbitro puoi salutarlo indicandolo con la testa della racchetta
Prima e dopo il match lavati accuratamente le mani e appena puoi utilizza il gel igienizzante
Cambia campo dal lato opposto rispetto al tuo avversario; se non è possibile ricordati la distanza di sicurezza
Togli lâover-grip al termine di ogni incontro e rimettine uno nuovo prima del successivo
Rossana Ciuffetti, direttore della Scuola dello Sport, ha tenuto a sottolineare che quella tra la Scuola dello Sport con la Federazione Italina tennis è la più antica in assoluto, avviata già nel 1966. E questo aiuta oggi a ottimizzare il lavoro insieme. âEâ importante promuovere lo sport in questo momento in cui abbiamo bisogno di unâItalia più resiliente e sostenibile. Eâ un momento drammatico che però offre lâopportunità innovare, ripensare alle politiche, rivalutare delle attività legate alla saluteâ. E di âresilienzaâ ha parlato anche Francesco Giorgino, il popolare giornalista RAI e docente responsabile dellâarea pedagogica dellâI.S.F., nella sua relazione sugli aspetti sociologici e comunicativi ai tempi del coronavirus ponendo lâattenzione. Eâ proprio sua la proposta strategia: âTrasformiamo questo momento di crisi in una grande opportunità per il tennisâ. E punta lâattenzione sullâaspetto della comunicazione del tennis in questo particolare momento: sarà fondamentale far arrivare a tutti il messaggio che il tennis è lo sport più sicuro. Farlo arrivare in un modo efficace allâinterno dellâambiente tennistico ma anche allâesterno, al pubblico di potenziali nuovi praticanti. Il contesto cambierà : sarà importante governare il cambiamento e non subirlo. Tra gli interventi previsti quelli del Consigliere Fit Graziano Risi, dedicato al riconoscimento giuridico degli insegnanti di tennis. Risi ha fatto riferimento alle importanti prospettive per la categoria degli insegnanti di tennis che derivano dallâapprovazione della legge n.86 dello scorso 8 agosto 2019 che delega al Governo il riordino e la riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché del rapporto di lavoro sportivo. In questo ambito la legge impegna il governo a legiferare entro dodici mesi (prorogati per lâattuale contingenza al prossimo novembre) individuando la figura del lavoratore sportivo, indipendentemente dalla natura dilettantistica o professionistica dellâattività sportiva svolta, e definendo la relativa disciplina in materia assicurativa, previdenziale e fiscale e delle relative regole di gestione del relativo fondo di previdenza. Eâ immediato cogliere come la figura dellâinsegnante di tennis sia una di quelle che più immediatamente possono essere prese in considerazione in questo quadro. Claudio Mantovani, coordinatore scientifico della scuola dello sport, ha approfondito il discorso del contesto sportivo e del ruolo dellâinsegnante di tennis. E posto lâattenzione sul modello più evoluto dellâinsegnante di tennis oggi quello âtrasformazionaleâ, quello che punta, attraverso il modello di comportamento e la capacità di ispirare, la stimolazione intellettiva e la fiducia nella capacità dellâallievo, di farlo crescere come âleader di se stessoâ.
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