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Jesi: Pronto un nuovo incarico per Andrea Cardinaletti

Notizia ormai data per certa in città e non solo. Lo jesino Andrea Cardinaletti lascia il Brescia. L'ormai ex Direttore Generale della squadra lombarda era arrivato a luglio alla corte del Presidente Massimo Cellino, in seguito all'esperienza all'Ascoli nella categoria cadetta. Con tutta probabilità ora avrà un ruolo in Figc: ad aspettarlo c'è il presidente Gravina.

In Figc Cardinaletti dovrebbe occuparsi di progetti relativi agli stadi su indicazione dello stesso Gravina.

Jesino classe ’57, Andrea Cardinaletti è un noto manager bancario (Banca Popolare di Ancona dove è restato per 25 anni, partendo come cassiere fino ad arrivare a Direttore Generale) e ottimo conoscitore del pianeta calcistico. Ha praticato calcio a livello agonistico fino alla stagione 1977-78 con la Primavera del Milan. Dal 2007 è stato Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo. Tra i finanziamenti concessi in quegli anni da Presidente, uno dei più produttivi dal punto di vista degli utili, c’è l’operazione Juventus Stadium, dove negli ultimi anni Cardinaletti andava spesso anche al fianco dell’ex amministratore delegato bianconero Beppe Marotta (con cui trattò anche il futuro del calciatore Riccardo Orsolini). Lo stadio venne inaugurato nel 2011, anno in cui terminato il suo mandato.

Cardinaletti è da sempre impegnato nell’attività sociale avendo seguito la Fondazione Giovanni Paolo II, Fondazione Giulio Onesti, la Onlus Città della Scienza, l’Istituto Oncologico Marchigiano e, con la presidenza, la Fondazione dedicata all’etica sportiva, intitolata al fratello scomparso Gabriele. Nel 2014-2015 è stato Amministratore Delegato del Palermo del presidente Maurizio Zamparini. Nel suo curriculum vitae anche vari incarichi ad Ascoli dal 2016 al 2018 come Amministratore Unico, Amministratore Delegato e Responsabile dell’Area Tecnica, lavorando per un periodo anche in Federazione nel reparto logistica. Ora Cardinaletti sarà chiamato a svolgere un ruolo fondamentale in termini di stadi e impiantistica, in un periodo generale reso ancora più complicato dall’emergenza Coronavirus. E, piccolo paradosso, l’Ascoli Calcio potrebbe ora ritrovarselo davanti (come “familiare controparte”) in caso di eventuali trattative di adeguamento dello stadio Del Duca. Non resta che augurare allo jesino Cardinaletti un forte in bocca al lupo per il suo nuovo operato.Puoi commentare l'articolo su Vivere Jesi


Daniele Bartocci