Civitanova: Fibrillazioni in maggioranza, Ciarapica spegne le polemiche: "Normale dialettica, no a rimpasti"
Astensioni e voti contrari per una mozione? Non è la prima volta che succede, non può bastare questo pe rimpasti o altre mosse. Il sindaco Fabrizio Ciarapica cerca di spegne le polemiche sorte prima e durante il consiglio comunale di ieri che ha visto la sua maggioranza spaccarsi sulla mozione di Fratelli dâItalia riguardante la riconversione dellâospedale cittadino.
«Ci può stare, in un gruppo con sensibilità e anime diverse possono succedere voti come quello di ieri â frena il primo cittadino â non ci ho visto alcuna volontà di rese di conti. Ci vuole qualcosa di più per spingere ad un rimpasto che una semplice mozione votata in maniera differente. Chi si è astenuto lo ha fatto motivando la scelta non con la non validità della proposta ma con il fatto che essa sia un poâ datata ormai e che sarebbe stata lâoccasione per farne una nuova, più rispondente alle nuove esigenze».
Già in mattinata alcuni consiglieri di maggioranza si sono incontrati in Comune per iniziare a lavorare sulla nuova mozione unitaria che dovrebbe essere presentata in consiglio comunale nel giro di una settimana. «Io, come ho detto ieri, ero dâaccordo con entrambe le cose: sia la mozione presentata di Fratelli dâItalia che quella sulla quale si sta lavorando â precisa Ciarapica â non vedo le due cose in alternativa, anzi una rafforza lâaltra. Forse câè stata qualche incomprensione, ma non la farei più tragica di quello che è. La dimostrazione ne è stata che è il consiglio, nei punti seguenti, è andato avanti senza particolari problemi. Avere alcune posizioni diverse in un gruppo che è formato da forze eterogenee ci può stare, ciò non vuol dire che si voglia far venir meno un progetto comune di città , quello câè sempre».
Il sindaco non pensa nemmeno che lâirremovibile presa di posizione di Fratelli dâItalia dipenda anche dalla ritrovata attenzione per la partita delle elezioni regionali, coincisa anche con il ritorno a livello mediatico di un Francesco Acquaroli rimasto in ombra per lunghi tratti dellâemergenza. «Siamo un gruppo che si riconosce interamente nellâalveo del centrodestra â finisce Ciarapica â le questioni legate alle regionali sono determinate principalmente a Roma, difficilmente si incide a livello locale. Per cui non penso che la mozione di Fratelli dâItalia vada letta in quel senso. Penso solo a sensibilità diverse, è sempre successo tanto a noi quanto al centrosinistra e succederà ancora».
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Marco Pagliariccio