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Pesaro: La breve vita di Sara Matteucci di Padiglione diventa un libro

È nelle librerie di tutt’Italia da pochi giorni ma sta già riscuotendo un notevole interesse di pubblico e recensioni. Stiamo parlando del libro “Sara Matteucci: il mistero della fede bambina” scritto dal giornalista Roberto Mazzoli e pubblicato dal Gruppo Editoriale San Paolo con prefazione dell’Arcivescovo di Pesaro monsignor Piero Coccia.

Pagine intense che ripercorrono la breve vita di Sara Matteucci, nata a Padiglione di Tavullia nel 1978 e deceduta a soli sette anni e mezzo. Nella sua breve vita ha saputo coltivare un rapporto privilegiato di amicizia con Gesù e con la Madonna, come testimoniano tante persone compresi alcuni sacerdoti di Pesaro. A soli 5 anni le viene diagnosticato un tumore di Wilms, un nefroblastoma caratteristico dell’età pediatrica che la costringe a interventi e cure dolorose. Nel corso della malattia, però, Sara non si lamenta mai e matura una fede nel Signore che sorprende i sacerdoti e i medici che seguono il suo cammino. È lei a consolare i genitori, spiegando: «Vorrei andare da Gesù ora che sono bella, voglio essere sempre sorridente, voglio morire così come mi ha fatto il Signore». Si riferisce alla purezza dell’infanzia contrapposta alla vecchiaia del peccato. Sara vive la teologia della “Piccola via” di santa Teresa di Lisieux, che ha spinto la Chiesa nel corso del Novecento a riconoscere il principio dell’eroicità relativa, ovvero la chiave di volta di tutta la tematica della idoneità dei fanciulli all’esercizio delle virtù eroiche. Il libro non intende “santificare” la piccola, ma raccontare la sua vicenda umana e illustrare, attraverso la sua vita, il percorso del Magistero della Chiesa in merito al mistero della santità bambina.

Coccia. «La piccola Sara Matteucci – dice monsignor Coccia – ci offre una luminosa testimonianza di fede. Sorprende come oggi, a distanza di oltre trent’anni dalla sua morte, tante persone guardino ancora a questa bambina. Oggi Sara continua a vivere e a portare frutto nella nostra comunità cristiana di Pesaro così come in altri lontani Paesi del mondo». E giungono infatti dal Benin le testimonianze del monastero dedicato a “Gesù eucaristia” delle sorelle clarisse cappuccine di Cotonou. Qui suor Myriam Albertini e suor Angèle Degboe raccontano alcune grazie di guarigione e riconciliazione. Altre testimonianze arrivano dalla missione delle suore di don Orione a Barranqueras, in Argentina, dove in nome di Sara è partita negli anni una gara di solidarietà che ha portato alla realizzazione di venti case che oggi danno ospitalità ad oltre cento bambini altrimenti costretti a vivere nelle baracche. Il progetto è stato reso possibile grazie allo slancio di alcuni benefattori come Ivo Pulcini, medico della Lazio calcio. Anche il noto presentatore tv Fabrizio Frizzi viene talmente colpito dalla figura di Sara, da rimanere legato ai suoi genitori da un’intima amicizia fino alla sua morte.

Testimonianze. Ma le testimonianze di guarigione giungono anche dall’Italia. Il libro racconta la vicenda di un giovane papà, stimato progettista d’arredo di Fano. Nel 2018 gli viene diagnosticato un tumore al pancreas e al fegato. La situazione è talmente grave che non è neppure il caso di tentare la strada dell’intervento chirurgico. La famiglia si affida allora alla preghiera di intercessione della bambina di Padiglione. E la grazia arriva proprio nel giorno della viglia del 40° compleanno di Sara. Improvvisamente la malattia si arresta senza che nessun medico sappia formulare alcuna spiegazione scientifica. Un’altra testimonianza giunge anche da un giovane parroco di Pesaro. Il 23 agosto 2019 il sacerdote sta celebrando la S. Messa all’interno della chiesa di san Giacomo a Medjugorje, gremita di fedeli. «Al momento della consacrazione eucaristica – racconta - ho percepito in maniera molto chiara vicino a me la presenza di Sara. Mi sono domandato se fosse la Madonna, ma un istante dopo non avevo alcun dubbio: si trattava di Sara. Senza dubbio posso dire che non si è trattato di un fenomeno di suggestione. Infatti fino a quel momento non solo non mi era mai capitato nulla di simile ma Sara era una figura non presente nella mia vita».

Presentazione in diretta. Ancora oggi sulla tomba di Sara a Montecchio si riscontra un semplice ma continuo afflusso di persone che lasciano bigliettini e piccolo giocattoli. Secondo fratel Dino De Carolis della Congregazione di Ploërmel, biografo Antonietta Meo (Nennolina): «la figura di Sara ricorda per tanti aspetti la bambina romana deceduta a soli 6 anni e mezzo nel 1936 e per la quale papa Benedetto XVI ha autorizzato la promulgazione del decreto sulle virtù eroiche». Il libro verrà presentato in diretta facebook su @ilnuovoamicopu venerdì 22 maggio alle ore 21.15. Per l’occasione insieme all’autore Roberto Mazzoli interverranno l’Arcivescovo di Pesaro mons. Piero Coccia, la famiglia Matteucci e i protagonisti delle testimonianze contenute nel libro. Inoltre tutte le parrocchie di Pesaro rilanceranno la diretta dalle proprie piattaforme on line. La diretta verrà trasmessa anche da Fanodiocesitv e dalla pagina facebook delle edizioni San Paolo di Milano. I proventi del libro andranno a sostenere i bambini poveri della missione delle suore di don Orione a Barranqueras.Puoi commentare l'articolo su Vivere Pesaro


La redazione de "Il Nuovo Amico" - settimanale delle Diocesi di Pesaro, Fano e Urbino