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Quali vantaggi nell’investimento in Bitcoin?

Tra le tante forme di investimento ce n’è una che sta assumendo contorni sempre più importanti. Stiamo ovviamente parlando dell’investimento in Bitcoin (qui un grafico storico dei prezzi Bitcoin), la prima criptovaluta al mondo e la più importante. D’altronde i numeri parlano chiaro, un solo bitcoin vale circa 10 mila dollari contro 1 solo dollaro di 6 anni fa. Negli ultimi 12 mesi, il suo "prezzo" si è moltiplicato di 15 volte, nelle ultime due settimane si è pressoché raddoppiato.

A contribuire al successo del bitcoin, proprio come in passato è accaduto per l'oro, è il fatto che rappresenta un bene-rifugio, una sorta di "garanzia" per i propri risparmi, al riparo da inflazione o interventi di organi bancari centrali. Ad oggi si stimano oltre 23 milioni di portafogli digitali nel mondo, di differente valore tra loro. In Italia si calcola che possano esserci circa 15mila utenti con un wallet attivo.

Il valore complessivo mondiale è di circa 177 miliardi e mezzo di dollari. Naturalmente si possono possedere bitcoin, ma anche "frazioni" di bitcoin, anche se la maggior parte di chi ne ha acquistati ne ha meno di 1.

 

I vantaggi di Bitcoin

La storia delle criptovalute, dunque, come abbiamo visto, parte dal Bitcoin e dalla sua invenzione nel 2009. I Bitcoin vengono “estratti” utilizzando la potenza di calcolo di una rete decentralizzata, un insieme di svariate migliaia di nodi chiamati “Miner” tutti connessi l’uno con l’altro ma senza una base centrale. Il fatto di non avere un nodo centrale a tenere gli equilibri, rende la rete paradossalmente molto più resistente, visto che se uno solo dei nodi dovesse disattivarsi, gli altri continueranno a funzionare.

Attraverso la potenza di calcolo dei calcolatori vengono eseguiti (e risolti) degli algoritmi matematici che sbloccano ogni 10 minuti dei blocchi. In ogni blocco sono contenuti 25 Bitcoin.

All’interno di ogni blocco o di più blocchi è possibile trovare le chiavi e i codici identificativi di ogni singola transazione avvenuta. Tutto questo avviene all’interno della cosiddetta BlockChain (leggi sotto cos’è la blockchain).

I BitCoin vengono depositati o conservati, in un “portafoglio digitale”, che esiste in cloud o sul computer del proprietario. In pratica è una sorta di “vecchio” conto corrente bancario, che vi consente di inviare e ricevere bitcoin, pagare beni o semplicemente tenerli nel conto.

 

La blockchain

Bitcoin si basa sulla tecnologia Blockchain, ossia un database distribuito all’interno del quale troviamo dei blocchi concatenati. Questi blocchi possiedono al loro interno tutte le informazioni sulle transazioni effettuate che vengono identificate e segnate attraverso il timestamp. Il timestamp, ovvero la marca temporale, è una delle caratteristiche che rendono le operazioni e le transazioni effettuate con blockchain sicure e inattaccabili. Infatti una volta eseguita una transazione viene marcata temporalmente e non sarà quindi possibile alterare l’operazione o addirittura annullarla.

Il TimeStamp associa una data e un’ora certa al documento. Ciò significa che ogni singola transazione può essere tracciata pur rimanendo anonima.

Non bisogna far confusione tra BlockChain e BitCoin. La Blockchain è infatti un protocollo p2p o più semplicemente la tecnologia che sta alla base delle transazioni tra la maggior parte delle criptovalute, e quindi anche di bitcoin.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


Redazione (generico)