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Le proposte dell'Ordine Assistenti Sociali Marche alla Regione per implementare il servizio sociale

Massima disponibilità da parte degli assistenti sociali delle Marche, sia per affrontare l'emergenza sanitaria, sociale ed economica in atto, che per sostenere le Istituzioni in questo delicatissimo e difficile momento.

Posizione che Marzia Lorenzetti, presidente dell'Ordine Assistenti Sociali delle Marche, ha voluto ribadire in una lettera indirizzata al presidente regionale Luca Ceriscioli, al presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, al presidente della IV Commissione Fabrizio Volpini e alla dirigente del Servizio Salute della Regione Lucia Di Furia. L'Ordine Assistenti Sociali, per il tramite della presidente, ha anche proposto di valutare l’opportunità di rafforzare i servizi socio-sanitari territoriali, al fine di garantire la valutazione multidimensionale a tutte le persone che vi si rivolgono, così come previsto dal decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 che, tra le altre misure prevede e finanzia l'assunzione di professionisti assistenti sociali per il supporto ai servizi territoriali e alle USCA.

“Come noto - ha evidenziato Lorenzetti - il predetto decreto prevede specificatamente tale aspetto è sottolinea che le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, a supporto delle Unità speciali di continuità assistenziale, possono conferire incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a professionisti del profilo di assistente sociale, regolarmente iscritti all’albo professionale, in numero non superiore ad un assistente sociale ogni 2 unità e per un monte ore settimanale massimo di 24 ore. Tale previsione - ha precisato nella nota la presidente - permetterebbe alla Regione Marche di implementare il Servizio Sociale Professionale nell'ambito socio-sanitario di circa 15 professionisti supportando, in questo modo, anche i servizi territoriali impegnati a fronteggiare le nuove richieste emergenti di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale, così da agire tempestivamente per prevenire, nel prossimo futuro, una grave emergenza sociale.

“Alla luce dei bisogni emergenti e delle necessità di riorganizzare al meglio l'assistenza e la prevenzione territoriale - ha rimarcato - consapevoli anche degli ottimi risultati emersi dalla sperimentazione fatta, assieme all'Università Politecnica delle Marche, per l'inserimento del servizio sociale professionale nella medicina territoriale, ribadisco la nostra disponibilità a collaborare nella realizzazione di quanto previsto nel suddetto decreto”.

Lorenzetti, inoltre, ha evidenziato che l’Unità di Crisi della Regione Piemonte, lo scorso 25 maggio, ha pubblicato un bando per l’acquisizione di manifestazione di interesse per la formazione di elenchi di personale, del profilo assistente sociale, disponibile a prestare attività nei servizi sociali e socio-sanitari territoriali, delle Aziende sanitarie della Regione Piemonte a supporto delle USCA, con contratto di lavoro autonomo o di collaborazione coordinata e continuativa. Analogamente, ha concluso la presidente, è stato fatto dalla Regione Lazio nelle scorse settimane.

Il Consiglio regionale dell'Ordine Assistenti Sociali delle Marche, pertanto, attende un riscontro in tal senso.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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