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Blokchain, Busilacchi: "Marche all'avanguardia nel rapporto tra tecnologia e democrazia"

Tra le prime regioni a dotarsi di una normativa che promuove l’utilizzo della “Distributed ledger tecnology” per la certificazione dei pubblici registri, la tracciabilità dei prodotti tipici e l’incentivazione di comportamenti virtuosi. Soddisfazione del consigliere di art.1, per l’approvazione all’unanimità della pdl.

Via libera unanime del Consiglio regionale per la proposta di legge che promuove l’utilizzo di una piattaforma informatica multifunzionale basata sulla tecnologia “blockchain” e, più in generale, sul sistema Dtl “Distributed ledger tecnology”, per la certificazione dei pubblici registri, la tracciabilità dei prodotti tipici e l’incentivazione di comportamenti virtuosi. “Le Marche sono tra le prime regioni a dotarsi di una normativa così evoluta – evidenzia il relatore di maggioranza, Gianluca Busilacchi (Art.1) – dimostrandosi una regione all’avanguardia nel rapporto tra tecnologia e democrazia. Blockchain è un registro pubblico aperto, un protocollo di comunicazione attraverso una tecnologia basata su una logica di database che potrà essere utilizzato in moltissimi aspetti della certificazione dei dati regionali contenuti in vari registri, come quelli riguardanti i fondi europei, i finanziamenti erogati mediante bandi, i concorsi pubblici, solo per fare alcuni esempi”

. La norma fornirà alle Marche la possibilità di "certificare" la qualità dei propri processi gestionali in molti settori come l’agroalimentare, i rifiuti, il turismo, il trasporto pubblico e privato, il sistema sanitario. Consentirà di premiare anche i comportamenti dei cittadini. “Credo che si tratti di una piattaforma molto importante, - prosegue l’esponente di art.1 - che permetterà più trasparenza per la democrazia e anche una maggiore efficienza e incentivazione di comportamenti virtuosi”. In primo piano la tracciabilità dei prodotti tipici, soprattutto di quelli agroalimentari. Grazie alla nuova legge verrà favorito l’accesso a informazioni importanti rispetto all’origine e composizione dei prodotti locali “che permetterà di valorizzarne la qualità – conclude Busilacchi - con importanti ripercussioni su tutta la filiera produttiva”.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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