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Massimiliano Nobis (Fim Cisl) su vertenza Whirlpool: "Mise fissi urgentemente data del prossimo incontro"

"Serve subito proroga blocco licenziamenti e cassa Covid. Multinazionale faccia la propria parte per mettere in sicurezza i lavoratori del sito di Napoli."

Si è tenuto il 31 luglio via web, l’incontro con il Mise, il Ministero del lavoro, l’azienda e le organizzazioni sindacali per affrontare la delicata vertenza di Whirlpool Napoli dopo che 15 mesi fa l’azienda ha dichiarato la chiusura del sito partenopeo che ad oggi dà lavoro a circa 350 lavoratori. Nella giornata di oggi nessun passo avanti, con la multinazionale americana ferma sulla sua posizione di cessare le attività di produzione delle lavatrici il 31 ottobre.

L’amministratore delegato Whirlpool Italia ha riproposto un quadro di complessità generale del gruppo, aggravato anche dall’effetto coronavirus, ma ha continuato a non rispondere alle richieste delle organizzazioni sindacali di avere un quadro analitico delle perdite derivanti dallo stabilimento di Napoli in modo da poter aprire un confronto di merito e trovare tutte le soluzioni per consentire di mantenere aperto il sito. D’altro canto la multinazionale americana ha espresso la sua volontà di investire in Italia con forti impegni di risorse economiche fino a 250 mln di euro per tutti gli altri siti da Cassinetta fino a Melano, passando per Comunanza, con il lancio di nuovi prodotti tra cui il nuovo piano di cottura i100 e i nuovi frigoriferi da incasso.

Durante il confronto di oggi, Invitalia ha rappresentato alcuni scenari industriali che nei prossimi mesi insisteranno sul territorio campano. Il primo ADLER legato al settore dell’automotive e l’altro AVIO COST legato al settore aerospazio; queste due nuove realtà, entrambe con già conclamata esperienza in Campania, nascerebbero a prescindere dalla questione Whirlpool, ma allo stesso tempo hanno già espresso la loro disponibilità ad assorbire in totale circa 280 lavoratori dal sito di Napoli.

Come Fim Cisl riteniamo ancora una volta l’incontro di oggi un’occasione sprecata perché non siamo giunti a definire nessuno degli elementi che possono garantire una prospettiva di lungo termine alle 350 lavoratrici e lavoratori di Napoli ma anche a tutti gli atri lavoratori di Whirlpool che in Italia conta 5000 dipendenti diretti e oltre 20000 dell’indotto.

È fondamentale che il Mise fissi subito una nuova data di incontro per affrontare con decisione la complessa vertenza. E’ altrettanto necessario che l’esecutivo di governo emani subito il decreto che porti alla proroga di utilizzo della cassa integrazione per Covid e soprattutto che trasporti almeno fino al 31.12.2020 il blocco dei licenziamenti in modo da poter utilizzare questo tempo per giungere ad una soluzione della vertenza.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


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