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Presenti anche Maria Fida Moro, e gli onorevoli Lorenzo Cesa e Antonio Saccone. il Dottor Mirco Fava,  direttore  dell’Officina dei sensi di Ascoli Piceno, ha relazionato sull’approccio multidimensionale nella disabilità sensoriale e l’interazione tra la sfera socio educativa e sanitaria.

Lido di Fermo- Il chirurgo Giambattista Catalini, candidato al Consiglio regionale Marche nella lista Popolari Marche unione di Centro, per la sua campagna elettorale ha voluto dare un segnale preciso che già da solo parla e rappresenta   i valori che lo contraddistinguono,  come la sanità e la cura dell’essere umano, soprattutto quello delle fasce più deboli.

 Così,  invece di organizzare un comizio, insieme a Bellesi, Donati e Parlatonil, ha organizzato un Convegno dal titolo "Sanità e Famiglia", che si è svolto nel pomeriggio di ieri presso l’Hotel Royal a Lido di Fermo,  al quale hanno partecipato Maria Fida Moro, il segretario nazionale dell’Unione di Centro  Lorenzo Cesa,  il coordinatore regionale UDC popolari marche Antonio Saccone.

 Al centro dell’intervento il Dottor Mirco Fava, l’idroterapeuta  direttore  dell’Officina dei sensi di Ascoli Piceno, una realtà eccellente che da 20 anni  segue le disabilità visive e plurime, che ha relazionato sull’approccio multidimensionale nella disabilità sensoriale e l’interazione tra la sfera socio educativa e sanitaria.

Catalini non si è nascosto dietro un dito,  ammettendo con la franchezza che lo caratterizza che  il convegno avesse anche una valenza elettorale,  ma soprattutto ha sottolineato come dall’incontro casuale con il dottor  Fava sia nata una bella empatia dalla quale si augura nasca una proficua  collaborazione, “perché nella nostra sanità colabrodo,  una eccellenza come quella dell’Officina dei sensi andrebbe replicata in tutta Italia”- ha detto.

Le immagini scorse sullo schermo che mostravano le attività del Centro e  su come bambini e  persone di ogni età  venivano aiutate  ad  affrontare i problemi delle loro disabilità, hanno commosso e consapevolizzato  la platea degli intervenuti,  tra i quali c’erano anche diversi ipovedenti e personale ospedaliero.

 “ Noi che veniamo dalla tradizione Democratica Cristiana  vogliamo rimettere al centro la persona e parlare di queste questioni concrete che lo Stato deve riprendere in mano"- ha sostenuto il segretario nazionale Cesa. Che poi  rivolgendosi al dottor Catalini ha aggiunto: “ Tu quando sarai in consiglio regionale ti occuperai di queste questioni, perché chi va governare deve farsene carico”. “ Non so se ne avrò l’opportunità- gli ha ribattuto Catalini- Di certo posso dire che  noi siamo moderati come corrente, ma   molto determinati a portare avanti questi valori e a sostenere i più deboli”.

L’intervento di Fida Moro, breve ma emotivamente intenso, che si è immedesimata con i problemi trattati dal convegno in quanto vissuti sulla sua pelle, è stato molto applaudito. Soprattutto quando ha citato il padre Aldo Moro che nella sua prima lezione di filosofia del  diritto, a soli 24 anni, la concluse con la frase “ Per ciò è bello vivere”.   Una frase che resta  un inno alla vita , nonostante tutto e tutti.

“ Ringrazio tutti quelli che aiutano  gli altri, che non cadono a terra ma combattono e vorrei che tutti fossero aiutati – ha detto la Moro-. E questo sarà possibile solo se manderete avanti  quella manciata piccola di persone che non ha interesse a diventare importante o fare affari attraverso la politica ma che è mosso soltanto da spirito di sacrificio”.

“  E’ stato un attimo di verità- ha concluso  Catalini, ringraziando tutti -  Ognuno di noi è importante per quello che è e non per quello che ha. L’importante è essere veri e fare sempre del proprio meglio. Chi mi conosce sa del mio impegno ”. Puoi commentare l'articolo su Vivere Fermo


Marina Vita