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Fermo: Rilancio, sicurezza e materie prime. Il Micam ai tempi del Coronavirus.

Torna la fiera della calzatura più importante al mondo. Si terrà a Milano in presenza dal 20 al 23 Settembre. “Siamo i primi a scendere in campo dopo il covid, già questa è una cosa unica”. “Collaborazione, vicinanza e aiuto reciproco, il covid ci ha fatto comprendere quanto sia importante fare squadra. Stronger together”.

Il covid ha messo in seria difficoltà molti settori della nostra economia. Uno di quelli più importanti e che dà lavoro a moltissimi italiani, è il settore calzaturiero e tutto il ricco e variegato contorno che lo circonda.

Corpose le perdite dal mese di marzo fino a maggio, molte le aziende messe in ginocchio e che hanno fatto fatica a rialzarsi. Poi, però, da giugno una leggera e costante risalita ha fatto ben sperare, anche se non pochi sono i lavoratori a rischio licenziamento.

Per questo serve avanzare in prima linea e creare nuove opportunità per le imprese italiane, portando ed offrendo il made in Italy a nuovi buyer e rinnovati mercati. L’occasione perfetta è proprio il Micam 2020, l’evento fieristico della calzatura più importante al mondo.

C’è stata la conferma questa mattina alla conferenza di presentazione, la fiera si terrà in presenza dal 20 al 23 Settembre a Milano, in piena settimana della moda. 84 le aziende marchigiane presenti, il 64 % saranno fermane ed ascolane. Meno rispetto allo scorso anno, era normale: “E' già un successo poter partecipare ed essere presenti di persona, confrontandoci con gli acquirenti e presentano i nostri prodotti”.

Ad aprire la conferenza il Presidente di Micam Siro Badon, che ha voluto ringraziare tutti gli espositori e le aziende che prenderanno parte alla fiera, sottolineando il loro coraggio, dopo mesi complicati e la fiducia dimostrata verso una manifestazione di portata mondiale come il Micam.

A seguire la carrellata di aziende leader nei loro settori che parteciperanno e la presentazione degli eventi inseriti nella fiera. È si, ci saranno altri eventi complementari al Micam, o meglio ulteriori 5 fiere che faranno da contorno.

Uno solo il comun denominatore che unisce i rappresentati del settore calzaturiero: rilanciarsi e ripartire dopo l’emergenza covid che ha bloccato tutti i mercati mondiali. “Il Micam è un’occasione per rinascere, attraverso questi eventi si può iniziare di nuovo a crescere. Abbiamo chiesto al governo di sostenerci con fondi ed incentivi e continueremo a farlo. Certo è che deve anche cambiare il pensiero degli italiani, ovvero iniziare a comperare italiano e consumare made in italy – osserva Gabrielli – Con la crisi covid abbiamo perso stagionalità e non siamo riusciti a vendere la prodizione già messa sul mercato e di conseguenza è stato difficile raccogliere nuovi ordini, come non è stato facile prendere parte alle aste per la materia prima. Ma ci siamo impegnati e questa risalita è la conferma che siamo sulla strada giusta” commenta Albertalli Presidente di The One.

In leggera ripresa anche il settore dell’occhialeria, dopo mesi di perdite consistenti, come spiega Vitaloni: “Avevamo chiuso il 2019 in forte rialzo, poi da marzo, a causa del covid, abbiamo avuto perdite fino al 40%. Abbiamo sofferto molto il blocco dei marcati, perché lavoriamo soprattutto grazie all’export. Il Micam è un’occasione d’oro, sono queste le manifestazioni fondamentali per rendere di nuovo appetibile il made in italy”.

Le fiere sono imprescindibili per le imprese: “Attraverso questi eventi, cerchiamo nuovi buyer internazionali per rilanciare il settore della manifattura italiana – osserva Simona Greco Direttore di Fiera Milano – gli eventi fieristici creano un grande indotto, nel 2019 sono stati 53 i miliardi generati. Serve riattivare il dna competitivo delle imprese italiane che ha permesso alla manifattura di diventare un esempio a livello mondiale”.

Sicurezza, distanziamento, mascherine e norme anti-covid: “La fiera è stata organizzata rispettando tutti i protocolli del momento che ormai conosciamo. La presenza del pubblico è una grande conquista ed è nostro compito far vivere al cliente l’evento nel migliore dei modi. Mascherine obbligatorie in ogni momento, gel igienizzante presso ogni padiglione e misurazione temperatura all’ingresso. Vietati assembramenti e distanziamento che sarà fatto rispettare da addetti”.

Un Micam nuovo, diverso dal solito, ma che punta sulle eccellenze e la qualità. Allora spazio a workshop, convegni e ai giovani talenti, i cosiddetti emergine designer. Guardando alle tante imprese partecipanti, spicca un filo rosso che le lega: sempre più rilevanza alla tecnologia, con i digital shop e grande utilizzo di materie prime e prodotti naturali per riconnettersi con il pianeta e rispettarlo.Puoi commentare l'articolo su Vivere Fermo


Lorenzo Cortellucci