Incendio al porto, Giampieri: "In questo momento la salute pubblica è la priorità "
La notte scorsa un grosso incendio ha interessato l'area ex Tubimar nel porto di Ancona. La notizia più importante è che nellâincidente non sono state coinvolte persone. Fin dai primi minuti dellâincendio, oltre alla necessità di spegnere le fiamme, la priorità è stata quella della tutela della salute e della pubblica sicurezza alla luce delle colonne di fumo denso che si alzavano dalle strutture coinvolte.
Il sistema portuale, imprese e operatori, sta dando il massimo supporto alle autorità sanitarie, allâArpa Marche, ad Asur Marche, al Comune e ai Vigili del fuoco per consentire di valutare possibili rischi per la qualità dellâaria. Dopo la riunione delle 7.30 per la sicurezza pubblica indetta dalla prefettura di Ancona, è stata convocata una riunione dallâAutorità di sistema portuale con la Capitaneria di porto di Ancona, le istituzioni e i concessionari dei capannoni per avere informazioni dettagliate sulle merci presenti al momento dellâincendio. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco con mezzi provenienti da tutta la Provincia di Ancona con il supporto di squadre da Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno. Sono al lavoro cinquanta unità e 30 mezzi.
Al momento sono rimasti diversi focolai attivi all'interno dei capannoni interessati sui quali i Vigili del fuoco stanno continuando l'opera di spegnimento. La situazione avrebbe potuto essere ancora peggiore se la risposta dei Vigili del fuoco non fosse stata così rapida e consistente consentendo di limitare lâespansione delle fiamme.
Lâarea ex Tubimar, di proprietà del Demanio Marittimo dello Stato e gestita dallâAutorità di sistema portuale, ha una superficie complessiva di 100 mila metri quadri di cui 45.891 metri quadrati coperti, suddivisi in 12 capannoni e ulteriori due strutture adibite a palazzine uffici, non coinvolte nellâincendio. Sono 11 i concessionari operativi nella struttura ex Tubimar. Sette hanno in concessione aree allâinterno dei capannoni per una superficie totale di circa 36.091 metri quadrati: tre società avevano depositi per attività logistiche (Ase, Frittelli Marittime Group, Icop); tre depositi per la cantieristica navale (Fincantieri, Cpn, Consorzio navale scarl); un deposito per mezzi di sollevamento e piattaforme mobili (Omec). Lâincendio ha danneggiato in particolare i capannoni in concessione ad Ase e Frittelli Maritime Group.
Nel pomeriggio, ha compiuto un sopralluogo nellâarea portuale interessata la ministra alle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, accompagnata dal sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti con delega ai Porti, Roberto Traversi. Era presente anche lâonorevole Mirella Emiliozzi. La ministra ha assicurato la massima collaborazione con lâAutorità di sistema portuale e le istituzioni di riferimento nel lavorare alla ricostruzione del sito produttivo.
âIn queste ore difficili che il porto di Ancona sta affrontando come sempre, in maniera coesa, la notizia più importante è che nessuna persona sia stata coinvolta nell'incendio â ha detto il presidente dellâAutorità di sistema portuale, Rodolfo Giampieri -, oggi è prioritario occuparsi della tutela della salute e della sicurezza pubblica. Dai prossimi giorni, insieme alle altre istituzioni e agli operatori, penseremo alla ricostruzione del sito produttivo e all'individuazione di nuovi spazi sostitutivi delle superfici al momento non utilizzabile. Da sottolineare lâattenzione che la ministra ha messo, durante la sua visita, sullâimportanza del ritorno allâefficienza nel minor tempo possibileâ.Puoi commentare l'articolo su Vivere Ancona
Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale