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Confartigianato presenta in Senato emendamenti al Decreto Ristori

Un’azione sempre più forte e concreta a sostegno delle imprese. Confartigianato ha presentato, dietro sollecitazione anche della sede interprovinciale Ancona – Pesaro e Urbino, numerose proposte di emendamento prima della scadenza del termine al Dl Ristori 1 (AS 1994).

“Confartigianato - dichiara il presidente interprovinciale Graziano Sabbatini - come illustrato durante l’audizione al Senato, pur apprezzando la scelta di prevedere con rapidità un primo sostegno alle attività economiche parametrando la somma da corrispondere ad una percentuale già corrisposta in precedenza (art. 25 DL Rilancio), ha evidenziato che i codici Ateco individuati non hanno ricompreso tutte le aziende della filiera e le aziende che hanno subito effetti negativi, collaterali ed indiretti, dalle misure di restrizione”.

Tale criticità è stata in parte risolta dal DL Ristori bis (AS 2013) che, nelle prossime ore, dovrebbe essere presentato come emendamento del Governo all’AS 1994.
Per questa ragione gli emendamenti presentati alle forze politiche presenti in Senato sono in parte proposte di modifica all’AS 1994 ed in parte sub-emendamenti all’emendamento che il Governo presenterà.

Confartigianato ha chiesto sia di estendere ai singoli Codici Ateco il contributo a fondo perduto previsto dal provvedimento, sia di iniziare a pensare già in maniera più ampia, per prevedere un contributo per qualsiasi attività abbia subito una diminuzione di fatturato nell’arco dell’anno, come prospettato anche dal Segretario Generale nazionale Cesare Fumagalli in relazione alla nuova Legge di Bilancio.

E’ stata anche fatta la richiesta di estendere il contributo a fondo perduto alla filiera delle fiere, degli eventi e del wedding e di prevedere, tra le altre cose: la non imponibilità dei contributi di qualsiasi natura erogati in relazione all’emergenza COVID- 19; un contributo a fondo perduto per i soggetti danneggiati, anche indirettamente, dalle misure restrittive i cui codici Ateco non sono ricompresi nell’allegato 1 (ad esempio “altre lavanderie, tintorie”, “produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi” e “attività fotografiche”, “stampa e servizi connessi alla stampa” e “riproduzione di supporti registrati”, “design specializzate”….); una maggiorazione della percentuale del ristoro per la ristorazione senza somministrazione; una maggiorazione della percentuale del ristoro per la ristorazione senza somministrazione nelle aree rosse; l’estensione anche ai licenziamenti per fine cantiere, tra le ipotesi escluse dal blocco dei licenziamenti.

Confartigianato, concludono Sabbatini e Marco Pierpaoli, Segretario generale di Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino, continuerà a sollecitare le forze politiche affinché le piccole imprese siano realmente sostenute ed abbiamo vere opportunità di rilancio, al fine di superare questa ulteriore grave fase di difficoltà.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


Confartigianato Imprese (Ancona - Pesaro e Urbino)