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Aree di Crisi Complessa, PD chiede al governo l’estensione degli sgravi contributivi sulle assunzioni per le province di Ascoli, Fermo e Macerata

“È urgente e necessario che il governo nazionale preveda un emendamento nella prossima Legge di Stabilità per inserire le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata tra i territori interessati dai benefici già previsti dal 1° ottobre per le aziende del Mezzogiorno, che contemplano sgravi contributivi del 30% sulla stipula di nuovi contratti di lavoro.

Tale richiesta, già formalizzata lo scorso agosto dall’allora assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti, è indispensabile per sostenere il rilancio economico di unaestesa porzione del territorio regionale che conta ben due Aree di Crisi Complessa, e risulta peraltro fortemente provata dagli effetti del sisma del 2016”.

A dirlo in una nota congiunta sono il capogruppo regionale del Partito Democratico, Maurizio Mangialardi, e il segretario regionale Giovanni Gostoli.

“Crediamo – aggiungono – che tali provvedimenti non possano essere pensati seguendo burocraticamente le linee di confine tra le varie regioni, ma richiedano un ragionamento politico fondato sull’analisi dei bisogni dei territori contigui a quelli già interessati dal provvedimento di decontribuzione e, in particolare, degli indicatori riguardanti il tessuto socio-economico e il mercato del lavoro. Si tratta di dati che parlano da soli e che non possono essere ignorati. Basti pensare all’area di crisi interregionale del Piceno, Valle del Tronto e Val Vibrata, che coinvolge 40 comuni delle province di Ascoli Piceno e Fermo, o a quella del settore pelli-calzaturiero, che interessa 42 comuni delle province di Fermo e Macerata. Qualora prevalesse un ragionamento imperniato sulle singole regioni in luogo di un’ottica macroregionale, il rischio è di veder pregiudicata la ripresa economica dei distretti industriali marchigiani con pesantissime conseguenze sociali, a partire dal tracollo dei livelli occupazionali”.Puoi commentare l'articolo su Vivere Macerata


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