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Fermo: Cercansi geometri disperatamente. Forte ripresa dell’edilizia. Ci sarà lavoro per migliaia di giovani

Cercansi geometri disperatamente! Perché torneremo al boom dell'edilizia. E ci sarà un gran daffare per i prossimi 15/20 anni. Si procederà a ristrutturazioni, rifacimenti, conservazione, nuove costruzioni di case popolari. Laddove il terremoto ha distrutto, lesionato, creato problemi, ora è il tempo della ripresa. Ripresa favorita anche da iniziative come l'eco-bonus. Così l'economia che ha trainato l'Italia negli anni Sessanta si rimette in marcia.

Le gru tornano a torreggiare dappertutto, nelle città, nei paesi e nelle periferie del sud delle Marche, da Fermo ad Ascoli Piceno, da Amandola a Montegiorgio. Bracci alzati verso il cielo e motori in movimento. E quando i cantieri si riaprono, come si stanno riaprendo, si torna ad assumere personale. Quanto personale? Il presidente dell'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Fermo, Stefano Violoni, imprenditore edile, ci pensa un attimo e risponde: «Qualche migliaio». Poi, precisa: «Non è impossibile stimare un numero intorno ai cinquemila». Cinquemila nuovi addetti al comparto! Significa nuova occupazione, specie per i giovani. Significa stipendi, soldi che girano, famiglie che si formano. Ma ci sono i cinquemila? E il problema sta qui. Non ce ne sono.

«Di fronte a questa valanga di lavoro, occorrono nuove maestranze, - spiega Violoni – e occorrono geometri, ragionieri, personale che sappia rispondere ai bandi». Ma serve soprattutto una «nuova attitudine al lavoro. L'assistenzialismo spegne la mente. C'è bisogno invece di aprire il cervello. I ragazzi non sono passerotti da imboccare». La fame di personale è riscontrata anche negli studi tecnici e tra gli architetti. Ad essere riscoperta è la figura del geometra. Passata in second'ordine negli ultimi tre decenni, con la fuga dei ragazzi verso altri studi, sta ora riaffiorando, come richiesta, prepotentemente. Lanfranco Ceroni, anch'egli imprenditore nelle costruzioni e presidente della Cassa edile Fermo-Ascoli Piceno, dice chiaramente che il suo comparto avrà bisogno di figure come il geometra che sta in cantiere, che stila e controlla gli atti richiesti dalla burocrazia, che sorveglia e opera la scelta dei materiali da usare, che tiene aggiornato il libro-giornale dell'iter dei lavori, che effettua il coordinamento, che prende le misure, collabora alla stesura dei disegni, redige i preventivi, si occupa delle diverse esigenze. Insomma, possibilità di occupazione ci sarà. E tanta. Una situazione di cui debbono prendere atto anche le scuole. Preparando la risposta. I due imprenditori ne hanno parlato recentemente ai ragazzi dell'ITET di Fermo, corso Geometri.

Ci sarà anche bisogno di formazione per il rilascio dei patentini necessari per manovrare le gru e le piattaforme, per allestire i ponteggi e muovere i “muletti”. Già molto fa l'Ente scuola presieduto da Roberto Rossetti, nelle sue due sedi di Fermo ed Ascoli Piceno. Prepara i nuovi mastri muratori.

C'è un altro aspetto da cogliere e sottolineare. Il settore edile, se debitamente supportato, potrebbe assorbire quella manodopera in prossima uscita da settori in caduta. Sarebbe un trasferimento di personale da quegli ambiti che ruotano attorno all'edilizia e che, secondo Ceroni, arriverebbero addirittura a 85: dal carpentiere al fabbro, dall'idraulico all'elettricista e via dicendo. Un ricollocamento di personale che però va adeguatamente istruito.

«Ecco - termina Violoni - se nel passato gli studenti fuggivano da certe scuole perché pensavano che non ci fosse futuro, ora il futuro c'è». Ma occorre predisporsi.

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Adolfo Leoni