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Civitanova: Volley: Lube, niente impresa, Trento si prende gara 5 e scudetto

Interrotto il dominio biancorosso. A strappare il tricolore dalla maglia della Cucine Lube Civitanova è l’Itas Trentino in gara 5 di finale scudetto. I dolomitici s’impongono tra le mura amiche in tre set chiudendo la serie alla bella grazie alle volate vincenti nei singoli set.

Reduci da tre titoli di fila in SuperLega Credem Banca, con una permanenza sul trono della massima serie durata quattro anni (in mezzo la stagione dell’emergenza sanitaria con il torneo stoppato quando i cucinieri erano in vetta), i biancorossi abdicano a testa alta, dando il massimo contro una formazione capace di legittimare il quinto Scudetto della sua storia facendo valere il fattore campo e rompendo un digiuno che durava dal 2014/15.Per la Lube il torneo si chiude con la consolazione di ripartire comunque dall’Europa che conta, grazie al pass per la CEV Champions League 2024. Una certezza in qualità di finalista del campionato italiano.A fare la differenza per i padroni di casa nella notte della BLM Group Arena i 10 muri vincenti a 6 e i 9 ace a 1. Il top scorer è Michieletto con 17 punti, mentre il titolo di MVP della Finale è di Kaziyski. In doppia cifra per i biancorossi Nikolov (12) e Yant (11). Con Zaytsev indisponibile Blengini fa girare la squadra dando spazio anche ai più giovani e la Lube saluta la SuperLega con onore, soprattutto per la crescita nell’arco della stagione e per la tenacia mostrata fino all’ultima partita.Nel primo set Trento parte a razzo al servizio e in ricezione costruendosi un tesoretto di 5 punti. Civitanova si rifà sotto per due volte e trova l’aggancio sul 19-19. In volata L’Itas sforna 2 block (5 nel parziale) e l’unico ace del set, targato Lavia (8 punti con il 71%). Civitanova cede con due errori (25-20). Al rientro i marchigiani partono meglio, ma vengono agganciati sul 12-12. Gli 8 punti di Michieletto e il saldo battuta-ricezione consente ai trentini (5 ace gialloblù) di conquistare anche il secondo set: decisivi sul 17-17 i lunghi a rete e D’Heer dai nove metri. Per un set chiuso come il precedente, con Nikolov autore di 5 punti come nel primo, ma più preciso (25-20). Nel terzo set Blengini dà spazio a Gottardo per limitare i danni del servizio di casa, ma il canovaccio non cambia e Trento si laurea campione d’Italia con il tocco di Sbertoli per il 25-19.Per la Lube al palleggio c’è De Cecco in diagonale con Nikolov opposto, Bottolo e Yant in banda, Anzani e Chinenyeze al centro, Balaso libero. L’indisponibile Zaytsev tifa i compagni dalla tribuna stampa. I padroni di casa si dispongono con Sbertoli in cabina di regia e Kaziyski opposto, Lavia e Michieletto in banda, D’Heer e Podrascanin al centro, Laurenzano libero.Spicca nel settore ospiti la macchia rossa con quasi 200 tifosi, molti arrivati con fortissimo ritardo (tra secondo e terzo set) per i disagi stradali causati dal maltempo.In avvio di primo set Trento è intraprendente al servizio e presente a muro Dopo il tocco beffardo di Sbertoli e l’attacco out di Bottolo i padroni di casa comandano 8-3. La Lube aumenta l’aggressività e si avvicina dopo l’attacco di Nikolov e il muro di Chinenyeze (13-10), per poi portarsi sul -1 con le offensive di Yant e Nikolov (14-13). Le squadre salvano i palloni con tutti i mezzi, il muro e la difesa di casa riportano avanti i gialloblù (18-14), ma i biancorossi ritornano a portata di aggancio con il block di De Cecco e il mani out di Yant (18-17). L’aggancio arriva su un’infrazione dei rivali (19-19). I dolomitici serrano il muro per due volte e allungano con l’ace di Lavia (23-19). Un errore al servizio e una leggerezza in impostazione condannano la Lube (25-20).Nel secondo parziale è la Lube centra un inizio più brillante e vola sul +4 dopo un salvataggio mostruoso di Balaso e la staffilata di Nikolov (4-8). Il forcing trentino limita il vantaggio biancorosso sull’ace di D’Heer (10-11). Dai nove metri arriva anche il pari di Kaziyski (12-12). Si lotta punto a punti con Blengini che chiama un time out dopo una carambola vincente di Trento (17-16). Sul 17 pari ancora una volta i gialloblù ripartono a muro e allungano con l’ace di D’Heer (19-17). Lo strappo si fa pesante (22-18). Il muro di Sbertoli chiude il parziale (25-20).Nel terzo set si guadagna un buon minutaggio il giovane Gottardo. In campo si lotta alternando forza e astuzia, come dimostra il primo tempo di Chinenyeze (12-10). Dopo un attacco out di Nikolov (14-10) il bulgaro lascia il posto a Gabi Garcia. Il servizio continua a fare la differenza in negativo, ma sull’attacco di Anzani la Lube ci crede (16-13). L’ace di Garcia (unico della Lube nel match, per 17-15) spinge Lorenzetti al time out, ma al rientro la battuta a rete, il muro trentino e un errore biancorosso complicano la situazione (20-15). Bottolo rientra per Gottardo. Sul muro a 1 di Podrascanin e il successivo errore di Yant (23-16) le speranze di rimonta si affievoliscono. Alla terza palla set Sbertoli firma il tocco dello Scudetto (25-19).Gianlorenzo Blengini (allenatore): «Adesso come adesso il sentimento più forte che sento è sicuramente la delusione per aver perso questa partita, perché siamo venuti qui ben consci di quella che era la forza dei nostri avversari. Forse tra qualche giorno impareremo ad apprezzare un po’ di più ciò che abbiamo comunque fatto, che è davvero tanto, perché nove mesi fa, il 17 di agosto, siamo partiti con aspettative diverse da quelle che poi sono maturate nel corso della stagione. Noi ci abbiamo sempre creduto, i ragazzi sono stati eccezionali ed per questo sono molto grato a tutti loro. Hanno avuto la capacità di continuare a crescere superando tante difficoltà ed anche critiche. Siamo arrivati fino a qua, ci è mancato il colpo finale della bacchetta magica ma bisogna fare i complimenti a Trento per la grande partita che ha disputato. Noi analizzeremo il tutto tra qualche giorno, quando sarà passata l’amarezza».Fabio Balaso: «Ci credevamo, ci abbiamo sempre creduto pur sapendo che non sarebbe certamente stato facile. Loro hanno giocato una grande partita, mettendoci in grande difficoltà con la battuta e riuscendo a gestire meglio le palle più complicate in attacco. E’ un grande peccato, sicuramente, ma credo che non ci sia nulla da rimproverare alla nostra squadra, anzi voglio pubblicamente ringraziare tutti i miei compagni perché abbiamo fatto un grande percorso, raggiungendo una finale che in pochi, al di fuori di noi, si aspettavano».Luciano De Cecco: «Complimenti a Trento, ha giocato molto meglio di noi che non siamo riusciti ad essere costanti, ad esprimere il nostro gioco, a fare in campo quello che eravamo riusciti a fare nelle precedenti partite. Penseremo a cosa non è andato quando saremo a mente fredda, per ora porgo nuovamente i complimenti ai nostri avversari». ITAS TRENTINO-LUBE CIVITANOVA 3-0TRENTO: Sbertoli 3, Lavia 11, D'Heer 4, Kaziyski 13, Michieletto 17, Podrascanin 7, Nelli 1, Laurenzano (L), Dzavoronok 0. Ne: Pace, Cavuto, Berger, Lisinac, Depalma. All.: Lorenzetti.CIVITANOVA: De Cecco 1, Yant Herrera 11, Anzani 5, Nikolov 12, Bottolo 7, Chinenyeze 6, Gottardo 0, Balaso, D'Amico (L), Garcia Fernandez 1. Ne: Ambrose (L), Diamantini, Sottile. All.: Blengini.ARBITRI: Puecher (PD) e Florian (TV).PARZIALI: 25-20 (29’), 25-20 (24’), 25-19 (27’). Totale: 1h 20’.NOTE – Trento: battute sbagliate 12, ace 9, muri 10, attacco 49%, ricezione 62% (25% perfette). Civitanova: battute sbagliate 12, ace 1, muri 6, attacco 39%, ricezione 34% (11% perfette). Spettatori: 4.000. MVP: Kaziyski. È attivo il servizio di notizie in tempo reale tramite Whatsapp e Telegram dei quotidiani Vivere.Per Whatsapp aggiungere il numero corrispondente alla città desiderata nella propria rubrica ed inviare allo stesso numero il messaggio "notizie on".Per Telegram cercare il canale desiderato.Puoi commentare l'articolo su Vivere Civitanova


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