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Bocciata proposta Pd per sostenere società sportive e ripresa in sicurezza attività agonistica giovanile: "Occasione persa"

“I consiglieri di maggioranza ci accusano continuamente di fare polemica, salvo poi bocciare sempre e comunque le nostre concrete proposte, anche quando, almeno a parole, sono da loro stessi condivise.

Lo si è visto chiaramente martedì, con il respingimento della mozione presentata dal gruppo assembleare del Partito Democratico per dare corso a una convenzione che permettesse alle società sportive marchigiane di eseguire gratuitamente i tamponi antigenici agli atleti impegnati nelle competizioni agonistiche giovanili. Una proposta, la nostra, che intendeva farsi carico di due precise esigenze: permettere ai ragazzi di ritornare a fare sport in totale sicurezza, ritrovando così anche i momenti di socialità perduta a causa del Covid, e sostenere il prezioso e infaticabile impegno delle società sportive dilettantistiche, messe in grande difficoltà dalla pandemia. Invece nulla di fatto, perché nonostante i pareri positivi espressi anche da qualche consigliere di maggioranza, sono bastati due brevi moniti degli assessori Saltamartini e Latini per soffocare l’opportunità di dare tutti insieme, ai nostri giovani e a chi si sacrifica per offrire loro percorsi di svago e crescita, un bel segnale di attenzione da parte delle Istituzioni”.

Così il gruppo assembleare del Partito Democratico commenta la bocciatura della mozione  per aiutare le società sportive a ottemperare alle normative anti Covid e, in particolare, nell’esecuzione dei tamponi antigenici in vista della ripresa delle competizioni agonistiche giovanili.

“Dispiace soprattutto per le inconsistenti ragioni di questa bocciatura - aggiungono i consiglieri dem - riconducibili al fatto che, per gran parte dei consiglieri di maggioranza, lo sport giovanile non è in questo momento una priorità. Alcuni di loro, incredibilmente, sono giunti perfino a dichiarare la sostanziale inutilità dei tamponi antigenici, dopo aver difeso a spada tratta il cosiddetto screening di massa, quello sì davvero davvero inefficace in quanto non adeguatamente mirato. Senza fondamento è anche la motivazione secondo cui in questa fase non andrebbe sottratto personale alla campagna vaccinale. Per superare il problema, infatti, sarebbe stato sufficiente prevedere il coinvolgimento nella convenzione delle strutture sanitarie private, con oneri a carico della Regione, senza alcun aggravio per società e famiglie. Insomma, oggi ha perso lo sport, hanno perso i giovani insieme ai loro allenatori e istruttori. A vincere, invece, è stata ancora una volta l’incompetenza e l’arroganza di chi non sa dare soluzioni positive alle sfide che quotidianamente il Covid ci pone e continua ad arrampicarsi sugli specchi”.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Gruppo assembleare del Partito democratico - Consiglio regionale Marche