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Crisi Elica, Mangialardi al presidio: "Nessuna ragione economica giustifica decisione di lasciare senza reddito 400 famiglie". Interrogazione di Mastrovincenzo

L’annuncio di 400 esuberi su 560 dipendenti negli stabilimenti di Mergo e Cerreto d’Esi di Elica Spa, conseguenza della decisione presa dall'azienda di delocalizzare in Polonia le linee produttive a maggiore standardizzazione, rischia di aprire una nuova e devastante crisi sociale nell’area del fabrianese.

Giovedì mattina, al presidio organizzato dai sindacati di categoria davanti al sito produttivo di Mergo ha preso parte anche il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, che ha voluto incontrare di persona i lavoratori per approfondire la questione.

“Lo dobbiamo dire chiaramente - afferma Mangialardi - l’operazione che Elica sta cercando di portare a termine apre allo spettro di una crisi sociale ed economica simile a quella vissuta oltre un decennio fa con la Antonio Merloni, anche a causa dei pesanti effetti che avrà sull’indotto. Spiace dirlo, ma i motivi avanzati dall’azienda circa la necessità di assumere questa scelta per mantenere il cuore e la testa del gruppo nelle Marche suonano come una cinica scusante che per troppi anni ha accompagnato le numerose vertenze che hanno portato a una inesorabile deindustrializzazione della nostra regione. Nessuna ragione economica può giustificare la decisione di lasciare senza reddito 400 famiglie, tra l’altro nel bel mezzo di una pandemia che ha già colpito molto duramente questo territorio. E ciò vale ancora di più per una realtà come Elica, che per anni ci è stata presentata come un modello virtuoso e resiliente, capace di innovarsi e reagire alla crisi del distretto. Già dalle prossime ore ci attiveremo per chiedere alla Regione Marche di andare oltre le pur giuste manifestazioni di solidarietà e di prendere una forte iniziativa affinché l’azienda torni sui suoi passi e si scongiuri l’inquietante scenario che si delinea all’orizzonte”. 

A tal proposito il gruppo assembleare del Partito Democratico ha presentato un’interrogazione alla giunta Acquaroli che vede primo firmatario il consigliere Antonio Mastrovincenzo.

“Chiediamo alla giunta regionale - spiega Mastrovincenzo - immediate azioni per sollecitare Elica a rivedere le proprie scelte e salvaguardare i livelli occupazionali. Senza un mutamento di indirizzo, la grave decisione presa dalla dirigenza avrà un pesante impatto negli stabilimenti di Mergo e Cerreto d’Esi, territorio che negli scorsi anni ha già vissuto un progressivo depauperamento economico e produttivo con dolorose conseguenze per tante famiglie di lavoratori”.Puoi commentare l'articolo su Vivere Fabriano


Gruppo assembleare del Partito democratico - Consiglio regionale Marche