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Riapertura delle scuole, Biancani: "Nessun indirizzo dalla Regione sullo screening"

Rinviata dalla maggioranza la mozione del Pd che chiedeva di garantire tutte le condizioni per la ripresa delle lezioni in presenza e in sicurezza, a partire dal controllo della circolazione del virus pianificando indagini periodiche.

"Evitata la discussione in Aula, ennesima conferma che la scuola per la Giunta regionale non è una priorità". A poche ore dalla ripresa delle lezioni in presenza per la maggior parte degli studenti marchigiani, il Vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Biancani (Pd) segnala la mancata discussione della mozione urgente da lui presentata, all'ordine del giorno dell'ultima seduta.

"Non è stata accolta la richiesta della discussione ed è stato votato il rinvio a maggioranza – sottolinea - nonostante fosse importante conoscere le iniziative che la Regione intende adottare per dare continuità alla riapertura. E' vero che il Governo ha deciso di limitare la possibilità di disporre in maniera indiscriminata la chiusura delle scuole, ma resta indispensabile un coordinamento regionale per tutelare la didattica in presenza, garantendo tutte le condizioni di prevenzione e sicurezza, a partire dal controllo della circolazione del virus con test periodici agli studenti".

Nella mozione, sottoscritta anche da Micaela Vitri e da altri consiglieri del Partito democratico, viene chiesto l'impegno di completare velocemente la campagna vaccinale per docenti e personale e di pianificare indagini diagnostiche per tracciare i contagi nelle comunità scolastiche, "con le modalità che la Giunta valuta più appropriate, coordinando la collaborazione tra le varie istituzioni nella riorganizzazione delle attività didattiche e dei trasporti". Nel frattempo molte amministrazioni comunali si stanno organizzando autonomamente per effettuare test alla popolazione scolastica prima del rientro in classe dopo le festività pasquali.

"In assenza di un indirizzo e di un supporto della Regione, esattamente come è già avvenuto nei mesi scorsi, i Comuni, le scuole e le famiglie sono costretti ad organizzarsi da soli con i tamponi – evidenzia Biancani – Non solo accade a Pesaro, ma anche in altre città, come ad esempio Jesi e Falconara, utilizzando i locali comunali, i palazzetti, l'aeroporto. Questa situazione genera delle disparità tra studenti che possono usufruire di controlli e chi no, in base a dove si trova la scuola. Dallo scorso autunno – ricorda - proponiamo azioni per tutelare la didattica in presenza, abbiamo presentato a novembre le prime interrogazioni, ma siamo stati ignorati, mentre altre regioni da mesi si sono attrezzate con screening periodici, come la Toscana, il Lazio, il Veneto. Addirittura in Alto Adige i test sono diventati permanenti e obbligatori per l'ingresso a scuola".

"Conosciamo bene ormai gli svantaggi della Didattica a distanza e i danni che il prolungato utilizzo provoca sulla salute psico-fisica dei ragazzi – conclude Biancani -, la Regione non può restare in silenzio tra Governo e Comuni, serve un indirizzo chiaro, con una prospettiva anche per i prossimi mesi".Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


Andrea Biancani Vicepresidente Consiglio Regionale