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Il sindaco Santarelli sull'inagibilità del Palaguerrieri: "Fare bene ma prima possibile"

Dopo il primo provvedimento del 14 aprile con il quale il sindaco Santarelli ha chiuso il PalaGuerrieri, ora si attende la firma sulla ordinanza di inagibilità dopo che i tecnici incaricati hanno riscontrato problemi strutturali irreversibili.

Per illustrare lo stato della cose su una realtà strategica, non solo soltanto per la Ristopro Janus Basket, ma anche per realtà sportive che ci gravitano come la Società pugilistica, la Ginnastica ritmica e la pallavolo il primo cittadino, ha tenuto una conferenza stampa durante la quale ha spiegato che le tribune hanno problemi di struttura e non allo stato di manutenzione del materiale (leggi il calcestruzzo ndr), le travi che le sostengono sono appoggiate ai pilastri e non legate, in alcuni casi sui pilastri mancano le mensole di appoggio delle travi che quindi sono state appoggiate su colonne di forati appoggiate ai pilastri realizzate appositamente. La costruzione in lignea invece mostra gravi fenomeni di cedimento nelle parti esposte e di aggancio ai piloni di cemento armato, inoltre non supera la verifica delle combinazioni di condizione di carico con neve e vento. Quindi, problemi in tutti gli elementi, parti in legno del tetto e controventature laterali, tribune e nell’arcata centrale, in alcuni punti c’è un abbassamento del livello di sei centimetri.

Per dirla in cifre, il livello di sicurezza del fabbricato statico e del 25% e del 37% quello di rischio sismico. Questa complessa quanto delicata situazione, delicata perché non va dimenticato che il PalaGuerrieri riveste pure ruolo e funzioni legate a questioni di protezione civile, deriva da una relazione depositata la settimana scorsa, effettuata sia in termini di verifica di sicurezza sismica e di approfondimenti di carattere geologico. Per altro la relazione redatta dall’ing. Stefano Bandieri, ha preso in esame anche analisi fatte partire dall’Amministrazione nel 2019 e nel 2020 per rispondere alla esigenza di verifica e alla certificazione da attuare ogni dieci anni per concedere le autorizzazioni previste nelle norme di pubblico spettacolo. Tutto ciò tenendo conto pure del rapporto redatto diversi anni dall’ing. Cristalli dalla quale emergevano già evidenti segni di degrado e istanze di bonifica e protezione sul “Oggi” ha continuato Santarelli, dopo aver precisato che “non si vuole assolutamente porre l’argomento in chiave politica ma al contrario si cerca la convergenza di tutti per dare una risposta più sollecita possibile a questa grossa grana, con la Janus Basket come Società più penalizzata, stiamo riflettendo e su come muoverci. Da un lato stiamo esaminando preventivi o per intervenire e sistemare la situazione esistente, in un fabbricato costruito quaranta anni fa il cui costo si aggira su un milione e 400mila euro, senza però tenere conto dello stato degli impianti e quindi la cifra destinata a salire a due milioni di euro.

Dall’altro lato il discorso si sposta sul quesito è meglio e più funzionale intervenire ex nuovo, al fondo però, come Amministrazione, poniamo l’esigenza della tempistica realizzativa, in quanto vogliamo ridare sede prima possibile alla Ristopro, militante in serie B, è già trasferita al palasport di Cerreto d’Esi per allenamenti e partite, ma anche alle Società della Ritmica, box e pallavolo. Ecco i motivi – ha ribadito Santarelli – per cui vogliamo evitare ogni polemica politica ma siamo aperti e pronti ad analizzare qualsiasi situazione che veda dalla collaborazione di pubblico e privato all’utilizzo di qualsiasi opportunità derivante da bandi che consentono di avere cospicui mutui da utilizzare anche per interventi su altri impianti da ammodernare a rendere ancora più sicuri e fruibili. Essenzialmente e soprattutto – ha concluso Santarelli – in questa fase del tutto preliminare, non ci poniamo tanto il problema dei costi, quanto quello dei tempi per riconsegnare alla città, prima possibile, un impianto degno delle tante e qualificate attività che si svolgono al suo interno”.Puoi commentare l'articolo su Vivere Fabriano


Daniele Gattucci (redazione)