Marche âa tutta birraâ, la Regione punta sulla produzione artigianale e agricola. In Consiglio i criteri per il piano di promozione e valorizzazione
Partire dalle âStrade della birraâ per sviluppare ulteriormente la produzione artigianale e agricola marchigiana. La Regione ha trasmesso allâAssemblea legislativa i criteri per definire il piano di promozione e valorizzazione 2021 del comparto brassicolo: un movimento ormai consolidato nelle Marche, con circa 40 birrifici, tra agricoli e artigianali che producono oltre 300 tipi di birre e con diverse centinaia di migliaia di appassionati.
Le Marche sono inoltre la quinta regione, in Italia, per la produzione di orzo. Rafforzando lâesperienza maturata, nel 2019, con lâiniziativa le âStrade della birraâ, puntano ora a elevare la conoscenza del settore e a movimentare un turismo legato a un consumo consapevole della birra. La commissione consiliare dovrà fornire il proprio parere sulle indicazioni individuate dalla Giunta regionale, tramite le quali selezionare il soggetto attuatore che beneficerà dei contributi per realizzare gli interventi previsti, con copertura della spesa ammissibile al 100%. âLe linee progettuali che si propongono hanno lâobiettivo di valorizzare il turismo della birra per offrire ai visitatori una porta di accesso diffusa sul territorio â evidenzia il vicepresidente Mirco Carloni, assessore allâAgricoltura â Il prodotto birra diventa un veicolo per conoscere la vasta gamma di offerte turistiche, soprattutto legate allâambiente.
I birrifici e tutte la rete delle attività coinvolte nel territorio, tra ristiranti e locali, diventano degli innovativi hub per lâintero territorio regionale, anche in vista dellâauspicata ripresa economica post Covid-19â. Il soggetto selezionato dovrà presentare un progetto sulla base degli indirizzi indicati dal bando: attuare il registro regionale dei birrifici artigianali e agricoli (attraverso il sistema Siar della Regione), rivisitare la mappa regionale dei birrifici, valorizzare il âPassaporto per gli aloturistiâ, differenziare le attività , creare un portale regionale e una app dedicata, prevedere i collegamenti con le iniziative già consolidate.
Il turismo della birra è divenuto parte integrante del turismo gastronomico. La scoperta delle produzioni locali costituisce, sempre più, motivo di viaggio. Il mercato registra continue crescite di produzione e consumi, pari a 3,4% di incremento e 33,6 litri pro capite (dati 2018). La birra è apprezzata dal 77% degli italiani. Nelle Marche operano due realtà importanti: lâAssociazione nazionale âCittà della birraâ, con sede ad Apecchio e presieduta dal suo sindaco, che ha come soci fondatori otto Comuni marchigiani (Apecchio, Fermignano, Cantiano, Serra SantâAbbondio, Monte Porzio, Arcevia, Servigliano, Comunanza), un Comune umbro (Montone) e uno dellâAbruzzo (Fossa). à il movimento nazionale dei Comuni che ospitano, nel loro territorio, birrifici e brew pub e che mirano a creare una filiera turistica legata alla birra. Lâaltra associazione âMarche di birraâ, nasce dal basso, per volontà di giovani produttori (età di poco superiore a 38 anni) di 21 birrifici marchigiani. Dopo la Toscana e il Lazio, le Marche sono la regione dellâItalia centrale con la più alta concentrazione di micro birrifici, a testimonianza della vitalità del comparto sul quale la Regione sta investendo le proprie risorse.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche
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